Il 20 ottobre scorso la maison di moda ha ufficialmente inaugurato la nuova sede milanese, in cui, su un edificio di sei piani posto su un’area di 77mila m², lavoreranno oltre 700 dipendenti

Il 20 ottobre scorso è stata inaugurata la nuova sede dell’azienda di abbigliamento Moncler. Il moderno edificio si trova tra via Broni, via Gargano e viale Ortles, ed è parte del progetto di riqualificazione urbana Symbiosis quartiere Scalo Romana Vigentino.
Progettato dallo studio ACPV Architects – Antonio Citterio Patricia Viel, Casa Moncler si sviluppa su sei piani, con un’altezza di 32 metri e una superficie complessiva di circa 77.000 m².
L’architettura integra elementi di archeologia industriale, come l’antica ciminiera presente sul sito, reinterpretati in chiave contemporanea. Il presidente e amministratore delegato Remo Ruffini a proposito delle scelte architettoniche compiute ha dichiarato: «Casa Moncler non è semplicemente il nostro nuovo headquarter ma il manifesto di ciò che siamo e di ciò che vogliamo continuare a essere».

Funzioni, spazi e sostenibilità
La nuova sede, che ha riunito in un unico sito tutta la sua presenza milanese accogliendo più di 700 collaboratori, ospita al suo interno uffici, showroom — disposti su circa 4.500 m² su doppia altezza — aree creative (modellistica, prototipia, design) e una zona verde esterna di circa 7.500 m², pensata come spazio di socialità oltre che filtro paesaggistico.
Dal punto di vista della sostenibilità, l’edificio prevede sistemi di ventilazione naturale, materiali riciclati, pannelli fotovoltaici, impianti geotermici e un ecosistema interno che richiama tre tipologie paesaggistiche (prateria, macchia mediterranea, deserto freddo) nell’intento di migliorare comfort e prestazioni energetiche.

Sfide e opportunità
L’inaugurazione di Casa Moncler rafforza la vocazione direzionale e creativa dell’area Scalo Romana Vigentino, che ha visto in questi anni insediamenti di grandi aziende, come Snam, Fastweb e Boehringer Ingelheim, solo per citarne alcune. Rimangono da capire come l’intera area e le attività che si svolgono in essa, si integreranno con il territorio e in che misura questo inciderà su un adeguato sviluppo di servizi, soprattutto relativamente alla mobilità e alla viabilità.
