“Primavera al Gratosoglio”: il 9 e 23 giugno quattro eventi musicali unici nel loro genere.

Il 9 e 23 giugno, sulla piazza Senza Nome (via Saponaro 30), la magia della musica farà il suo ingresso con quattro eventi unici nel loro genere.

Si parte il 9 giugno con tre appuntamenti musicali, per proseguire il 23 giugno con il concerto dell’Orchestra Carisch. Il via alla festa sarà dato dai ragazzi della Cucina di Albert, con una gustosa merenda offerta a tutti i presenti.

Ci saranno l’associazione Ccte, per far disegnare i bambini e regalare giocattoli; i Vicini di strada, con giocattoli, libri e vestiti per tutti; l’associazione La Fratellanza per far conoscere l’arabo agli italiani e l’italiano agli arabi; Aiutility con palloncini, peluche e regali per i più piccoli; Libri on The Road per regalare e condividere storie e Ywam, per dipingere i volti dei bambini con tecniche di face painting.

Primavera al Gratosoglio è organizzata da MaMu Cultura Musicale e Comunità Oklahoma, con il sostegno di Fondazione Cariplo, la collaborazione delle associazioni del quartiere e il patrocinio del Municipio 5.

È un racconto musicale ispirato dalla omonima poesia di Lina Schwarz Colorni, che presenta ventidue canti dalla tradizione popolare italiana e straniera, arrangiati, cantati e suonati con violino, chitarra, organetto, flauto e armonica da Mara Kitharatzis, violinista, musicoterapeuta e insegnante di violino per bambini, e Fabio Alessandri, insegnante, pedagogista steineriano e musicista.
«Si tratta di una storia musicale scritta da noi – spiega Fabio Alessandri -, che racconta di un ragazzo sfaccendato, Piero che, sempre scontento, intraprende un piccolo viaggio, lamentandosi in continuazione di tutto quello che gli accade, anche quando la vita gli presenta delle opportunità. Il messaggio è molto semplice: smettiamola di lamentarci, iniziamo ad apprezzare ciò che abbiamo e a fare il possibile per migliorare noi stessi e il mondo in cui viviamo. Il tutto raccontato in musica».

Concerto della giovane formazione musicale creata da MaMu – i componenti sono 35, di età dai 13 a 21 anni -, che eseguirà un movimento di una delle nove sinfonie di Beethoven e una composizione di diversi brani musicali. «Questa è una orchestra che da un punto di vista musicale sta dando grandi soddisfazioni – spiega Nicola Kitharatzis, direttore d’orchestra e del coro, arrangiatore, violoncellista e liutista -. I ragazzi pur essendo molto giovani si impegnano e sono bravi, al punto che già hanno avuto modo di esibirsi in diversi concerti. Ma è dal punto di vista umano che le soddisfazioni sono ancora più grandi, perché l’entusiasmo con cui suoniamo è veramente unico. Ora aspettiamo con trepidazione il momento del concerto del 9 giugno, anche perché diversi componenti dell’orchestra vengono da Gratosoglio, avendo compiuto i primi passi nella musica alla scuola Arcadia».

Ubuntu – che significa: “Io sono perché noi siamo” – è la parola usata da Nelson Mandela per indicare la via della riappacificazione del Sudafrica ed è la parola che Stefano Baroni, musicista, esperto di Body Music e Circular Music, educatore musicale, chitarrista, e pianista usa per riassumere la filosofia dell’esperienza musicale che sarà protagonista a Primavera al Gratosoglio, il 9 giugno prossimo. «Circular music è fare musica insieme, senza la necessità di alcuna conoscenza musicale o tecnica specifica, in cerchio, con la voce, il corpo e strumenti aperti come i tubi sonori. La performance non è l’obiettivo ma il mezzo attraverso il quale creare partecipazione e inclusione, condividendo un’esperienza comune. Tutti i partecipanti, ragazzi, adulti, donne e bambini, saranno invitati a liberarsi da paure e pregiudizi, per vivere un’esperienza musicale di gruppo in prima persona, sia a livello personale che collettivo, che produce molteplici vantaggi che vanno dalla riduzione dello stress alla stimolazione degli ormoni del benessere, dal superamento dei propri limiti all’affinamento della capacità di comunicazione».

L’Orchestra amatoriale Carisch, composta da 40 componenti che hanno in comune la passione per la musica, si esibirà in un concerto che celebra il centenario della morte di Giacomo Puccini. Dirige il maestro Massimo Mazza, direttore di orchestra e coro con una vasta esperienza internazionale, che spazia dal Barocco alla Musica contemporanea, già insegnante e direttore di importanti istituzioni musicali. Ricchissimo il programma, che prevede del compositore di Lucca le arie Il walzer di Musetta da la Bohème e O mio babbino caro da Gianni Schicchi, eseguite dalla soprano Chiara Brambilla, l’elegia per soli archi Crisantemi, composta per la morte di Amedeo di Savoia, e l’Intermezzo del terzo atto della Manon Lescaut. Dopo la parte dedicata al compositore di Lucca, la Carisch eseguirà la sinfonia di Carmen e la Prima Suite dall’Arlesienne di George Bizet, l’Intermezzo della Cavalleria rusticana di Pietro Mascagni e il Waltz n.2 Jazz n.2 di Shostakovich. «Anche con l’aiuto di un mediatore culturale ogni brano sarà da me introdotto, raccontandone la storia e le particolarità – spiega il maestro Massimo Mazza -. Puccini per esempio, al contrario di altri compositori d’opera, amava i brani per sola orchestra e ha scritto pagine stupende e famosissime. Per esempio in quanti sanno che in Manon Lescaut si trova il motivo che poi Williams ha utilizzato per la colonna sonora di Guerre Stellari»

Piazza Senza Nome a Gratosoglio. Luogo dove si svol

La piazza Senza Nome, dove si svolgeranno le tre giornate di festa di “Primavera al Gratosoglio”.

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