Passo dopo passo si gira tutta Milano

Benessere – Camminare per andare al lavoro, muoversi in città e rimanere in forma

ll capoluogo lombardo ha conquistato il titolo di città più camminabile del mondo. Merito delle strade pianeggianti e del fatto che in molti quartieri si possono raggiungere i principali servizi, dalle scuole ai ristoranti, dagli ospedali ai negozi in 15 minuti. Senza contare i benefici per la salute.

di Luisa Taliento

Ciclopedonale che affianca il Naviglio Grande – foto @Mario Smanio

Il celebre settimanale inglese The Economist ha da poco pubblicato uno studio di Nature Cities in cui la città di Milano ha conquistato il primo posto come la più “camminabile” al mondo. Lo studio ha analizzato i tempi di percorrenza dei pedoni verso i principali servizi alla persona (scuole, ospedali, ristoranti e negozi) in oltre diecimila città al mondo: la nostra vanta il 97,5% dei residenti che vive in quartieri in cui si possono raggiungere a piedi i servizi più importanti entro 15 minuti. Questo è un modello che ha diversi vantaggi, riduce il traffico, le emissioni inquinanti e fa bene alla salute.

Lo sa bene Angela, che lavora all’Università degli Studi di Milano: «Ho iniziato ad andare a lavorare a piedi un giorno che c’era uno sciopero dei mezzi pubblici e mi è piaciuto molto, tanto che ora lo faccio sempre, tranne proprio quando piove tanto. La mia casa, in via Cola di Rienzo, dista un paio di chilometri da via Festa del Perdono. A volte mi piace attraversare il parco Solari, altre volte mi prendo il tempo per fare i vicoletti, che alle sette e mezza del mattino sono piacevolissimi».

Milano ha la fortuna di essere tutta pianeggiante, cosa che consente anche a chi ha qualche anno in più ed è magari in pensione, di approfittarne per ammirare le cose da un punto di vista diverso.

«Mi piace guardare i palazzi – racconta Aldo –mettere il naso dentro i cortili, raggiungere i musei, il cinema e i miei amici per un caffè. Abito verso San Siro e ho imparato a organizzarmi per tempo, partendo anche un’ora prima, godendomi il lusso del tempo libero».

Alzaia Naviglio Pavese_ si cammina lungo il corso dell’acqua – @Elena Galimberti

La camminata e il Fitwalking

La camminata è, tra le attività di piacere o sportive, quella più immediata, che tutti possono svolgere ogni giorno senza tante difficoltà.

«È l’unica azione naturale che aiuta a mantenere il nostro corpo nelle migliori condizioni e ne beneficiano cuore, circolazione, polmoni, ossa, muscoli e respirazione», spiega Mario Smanio, Istruttore Nazionale di Fitwalking, fondatore di Walking Academy, scuola per la formazione di Istruttori di Fitwalking, e presidente e fondatore di Olimpia Sport Asd.

«Si ottengono rilevanti risultati per contrastare l’ipertensione, l’osteoporosi, il diabete, per regolare il colesterolo, potenziare il sistema immunitario e ridurre il sovrappeso. Per non parlare dei benefici nel combattere depressione e stress, nel recupero dell’autostima e delle capacità senso-percettive. Camminare un po’, possibilmente ogni giorno, aiuta sicuramente a mantenere meglio il nostro corpo, ma se l’obiettivo è quello di portarlo verso il benessere non è sufficiente, perché occorre fare leva sul nostro metabolismo.

Naviglio Grande dal Ponte di Santa Rita

E per fare questo c’è una disciplina: il Fitwalking. La parola nasce dall’unione di fitness (forma fisica) e del verbo to walk (camminare). È una disciplina sportiva riconosciuta da Fidal, la Federazione Italiana di Atletica Leggera, come non agonistica, in cui la semplice camminata si trasforma in un vero allenamento funzionale. Per imparare a farlo in modo proficuo per la propria salute è utile seguire un corso».

Certo, la prima domanda che può venire in mente è: “Perché dovrei seguire un corso per imparare a camminare quando è tutta la vita che cammino?”. La risposta è semplice: perché è vero che camminiamo da quando siamo nati ma dobbiamo ammettere che nessuno ha mai provato a insegnarci come farlo in modo corretto.

Da ciò l’utilità di apprendere prima di tutto come correggere le posture errate e, direttamente collegato a questo primo obiettivo, quello di rendere la camminata efficace (che raggiunge lo scopo) ed efficiente (che comporta minore fatica).

«Si deve saper camminare a passo sostenuto e a lungo, alternando attività veloci a lente, brevi a lunghe», prosegue l’istruttore. «Solo così il nostro metabolismo si risveglia, percepisce che le nostre riserve energetiche devono mutare al mutare dei consumi e comincia a lavorare per un consumo corretto delle eccedenze. È importante apprendere la tecnica da applicare, peraltro estremamente semplice, e adottare i tanti piccoli accorgimenti che portano al migliore utilizzo del corpo e della respirazione».

I migliori percorsi per allenarsi

«Il fitwalking è un’attività che si può esercitare ovunque, non è traumatizzante e si può praticare per tutta la vita, anche per andare a lavorare o a scuola.

In genere i corsi sono arricchiti con l’inserimento di esercizi e attività motorie come, per esempio, il “cammino un passo alla volta”, per capire se si è scarsamente padroni dei propri movimenti, il “camminare all’indietro”, per vincere i timori e comprendere come mantenere l’equilibrio, il “camminare il più velocemente possibile”, attività a cui non siamo abituati, e infine il “coccodrillo”, esercizio utile per convincersi che un grosso limite all’aumentare la propria velocità è rappresentato dalla mente e dall’incapacità di innescare la volontà di farlo.

Ciclopedonale del Naviglio Grande – @Mario Smanio

In genere porto i miei allievi, che sono di tutte le età e stato fisico, lungo il Naviglio Grande, partendo dalla Chiesetta di San Cristoforo, per un’oretta insieme, oppure al Parco SeiMilano, nei pressi della metropolitana Bisceglie, altre volte puntiamo sul Parco di Trenno, al Parco delle Cave o al Montestella. Si tratta di percorsi semplici, generalmente di un’ora, poi quando si affina la tecnica si possono affrontare quelli più lunghi, come la bellissima camminata dalla Darsena di Milano fino al Castello di Abbiategrasso, lungo il Naviglio Grande».

Abbigliamento e scarpe

FitwalkingMario Smanio con alcuni allievi

Abbigliamento consono alla stagione, meglio se tecnico in modo da risultare traspirante e del giusto peso.

La scarpa ideale per un camminatore dovrebbe avere una suola piuttosto rigida e prevedere un punto di piegamento della stessa a un terzo del piede, in corrispondenza della fine dell’ossatura dell’alluce.

Informazioni

Olimpia Sport Asd, via Soderini 41/2 – 20146 Milano – www.olimpiasport.org

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