Mentre è in continua crescita il numero di iscritti alla Fitp (Federazione italiana tennis e padel), sono numerosi i tennis club di Milano, in particolare della zona sud, che stanno vivendo un nuovo momento d’oro.
Sembra davvero che tutti vogliono diventare Jannik. Se fino a poco tempo fa lo sport più seguito e praticato in Italia era il calcio, oggi i dati parlano chiaro: entro la fine dell’anno saranno 400mila i bambini ad aver aderito al progetto riconosciuto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca Racchette in classe per la promozione nel mondo della scuola degli sport da racchetta (tennis, padel, beach tennis e tennis-tavolo).
Numeri in crescita anche per i tesserati italiani che erano 820mila a fine 2023, 950mila a fine giugno e un milione e 27mila a ottobre scorso con un milione e 600mila praticanti. Record storico anche per quanto riguarda le società iscritte alla Fitp (Federazione italiana tennis e padel): sono 4.012 a fine settembre, con la più alta concentrazione in Lombardia.
I Tennis club nel sud di Milano
Una lunga premessa per raccontare di un fenomeno in netta evoluzione che coinvolge anche la realtà cittadina, in particolare la zona sud, con strutture storiche che stanno vivendo un rinnovato momento d’oro. Data 1978 la fondazione del Centro Tennis Valla di via Lorenzo Valla, 1. Scuola di Addestramento Tennis per adulti e bambini, il centro conta 3 campi in resin sport, ampio parcheggio, sala living per rilassarsi e uno spazio espositivo dedicato al tennis. Grande attenzione alla comunicazione, il sito presenta anche una serie di filmati sulla storia di questo sport.
Nel quartiere Corvetto, (via Fabio Massimo 35/23) sorge il Tennis dei Pini, aperto nel 1975: sei campi in terra rossa e due da tennis e calcetto in erba sintetica. Qui, in un ambiente semplice e ospitale si gareggia ma ci si può anche rilassare. Anche se non si sa fino a quando, avendo il Comune intimato lo sfratto della zona a tutte le strutture sportive per riqualificarla.
Stesso destino incerto per lo Sporting Corvetto di via Fabio Massimo che nasce ufficialmente nel 1971 grazie a un gruppo di amici che condivideva la passione per la racchetta e che decise di creare un circolo tennis a Milano, in una zona dismessa, a sud-est della città. Il progetto è ambizioso, anche e soprattutto perché il terreno sul quale sorgeranno tutte le strutture era, fino a poco tempo prima, sommerso dall’acqua. Bonificata completamente l’area, si procede dapprima alla costruzione di 2 campi da tennis in terra rossa. Oggi la struttura è composta da 13 campi: otto in terra battuta, due in erba sintetica polivalenti (tennis e calcetto) e tre campi di calcio a 5, tutti coperti con strutture fisse.
L’effetto Sinner
«L’effetto Sinner – dicono – avrà un’onda lunga: ne vedremo la reale portata tra un paio d’anni. I ragazzini oggi sono molto impegnati con la scuola a tempo pieno». Sul destino del centro, poi, pesa lo sfratto del Comune, che ha in progetto di intervenire con una riqualificazione sull’intera zona. «Abbiamo fatto ricorso all’ingiunzione vincendolo – continuano –. I tempi sono comunque lunghi e l’area, secondo quanto dichiarato dal Comune, dovrebbe conservare la sua vocazione sportiva. Vedremo».
Focus su bambini e famiglie
Un po’ più a est, in via Cavriana, 45 si trova da una sessantina d’anni lo Junior Tennis Milano, con una precisa filosofia rivolta soprattutto ai praticanti più giovani. Si legge sul sito: «Tutte le risorse economiche, umane, tecniche e morali dello Junior Tennis vengono spese per i ragazzi, sempre più convinti che a loro si debbano dare, anche nello sport, punti di riferimento stabili e certi, valori e alternative concrete; allo Junior Tennis si impara a giocare a tennis, ma soprattutto a stare insieme, a rispettare l’avversario, le regole, gli spazi, a gestire con equilibrio vittorie e sconfitte». La stessa attenzione è posta alla fruizione della struttura.
«Ci troviamo su una via un po’ abbandonata dai servizi – spiega il direttore Filippo Maltempi – anche se la costruzione della linea blu della MM è un passo in avanti. Per questo abbiamo organizzato un servizio di trasporto da piazza Tricolore. È innegabile la spinta delle vittorie italiane in questo sport. In più c’è da aggiungere che non è più un’attività elitaria e costosa come una volta. Oggi si possono trovare attrezzature e accessori per tutte le tasche». Anche il Tennis Club Ambrosiano di via Feltre 33, coi suoi 30mila metri quadri di area su cui sorgono 16 campi da tennis e 2 da padel propone un ambiente per le famiglie.
I percorsi agonistici
Golarsa Academy si rivolge a tutti i ragazzi che vogliono intraprendere un percorso agonistico di alto profilo utilizzando il metodo sviluppato da Laura Golarsa nei suoi tanti anni di carriera da giocatrice professionista e da coach – che ha portato 18 ragazzi in classifica ATP e 6 ragazze WTA. La Scuola Tennis dispone di tre sedi (via Ciclamini 18, via Cimabue 24 e via Ovada, 22), una delle quali, quella di via Ovada, si appoggia al Tennis Calcetto Barona. Fondato negli Anni Ottanta, il TCBarona occupa una superficie di 24mila metri quadri con differenti tipologie di servizi; grazie agli ampi spazi verdi che lo circondano, può ospitare diversi tipi di attività dal tennis al calcio, dal padel al functional training.
«Tutti i nostri campi sono sempre prenotati – affermano con entusiasmo. – Ancora adesso, a dicembre, riceviamo richieste di informazioni, cosa che negli altri anni, non succedeva. Prevediamo anche pacchetti di abbonamenti in modo che i praticanti abbiano sempre possibilità di giocare, e alcune convenzioni con circoli di pensionati che, dopo tanti anni, hanno ripreso a giocare!»
Portinari per il SUD Milano
Franco Portinari disegna ricostruzioni di fatti di cronaca e di costume per Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport.
Ha illustrato il graphic novel “174517 Deportato: Primo Levi”( testi di Giovanna Carbone) Edizioni La Meridiana. Con l’alias “Portos” ha pubblicato vignette di satira sul Corriere della Domenica e sul Misfatto, inserto satirico del Fatto Quotidiano.