Madri Costituenti e memoria: valorizzare chi siamo, da dove veniamo

La mostra “Madri Costituenti” rimane aperta fino a venerdì 22 settembre presso la sede SPI-CGIL di Gratosoglio, in via Saponaro 38.

Dopo l’esposizione della mostra “Madri Costituenti” promossa a Baggio lo scorso maggio dall’Anpi, questa volta è lo SPI-CGIL di Gratosoglio a voler far conoscere l’importanza dell’elezione di 21 donne all’Assemblea Costituente che obbliga tutti a una riflessione.

Il 2023 ci riporta ottanta anni dopo al 1943, l’anno della svolta democratica e storica di questa nostra Italia oggi travagliata anche da tentativi revisionistici che tendono a riscrivere la storia.

Marzo 1943 gli scioperi, luglio 1943 le dimissioni di Mussolini, 8 settembre 1943 l’armistizio: sono queste le date che non solo l’Anpi e le forze democratiche preservano in modo indelebile nella loro memoria, sono date e fatti significativi della storia antifascista che ha visto coinvolti uomini, donne e molte volte anche ragazzi che hanno sacrificato la loro vita per la libertà e la democrazia”. È con questa premessa che l’organizzazione sindacale SPI-CGIL rievoca, non solo a titolo espositivo ma nel suo significato più ampio, “la ricostruzione di una identità e di quanto essa fosse necessaria per quelle genti, donne e uomini, che anelavano all’affermazione dell’unità popolare, l’uguaglianza di genere e la libertà”.

La necessità di definire i contorni di una vita comune che dal basso si delineavano nella Assemblea Costituente, riunì tutte le forze antifasciste presenti che diedero vita all’avvio della nostra Repubblica Democratica e quindi alla Costituzione nel dicembre del 1947.

Con la mostra sulle “Madri Costituenti”, aperta fino a venerdì 22 settembre presso la sede di via Saponaro 38 della SPI-CGIL di Gratosoglio, l’associazione intende preservare il ricordo della prima elezione di donne all’Assemblea Costituente; di come tale innovazione derivasse in quella fase storica e politica dalla Resistenza; di come queste donne fossero rappresentative dell’unità del Paese, del mondo del lavoro e dell’associazionismo; la conquista dell’uguaglianza di genere.

L’elezione delle 21 Madri Costituenti si antepone, per la prima volta, alla logica dell’uomo solo al comando. Con la mostra l’organizzazione intende tramandare alle nuove generazioni le origini dei valori così definiti.

Foto: Inaugurazione della mostra, il 18 settembre, con il Presidente del Municipio 5, Natale Carapellese

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