Intervista – Michele Mozzati racconta Acqua Fuoco Trottola

Spunto del nuovo romanzo dell’autore di Zelig (e di molti altri spettacoli di successo) un episodio lontano della sua vita, vissuto sotto il vulcano delle Eolie, quando Gabriele Salvatores lo chiamò insieme a un gruppo di giovani artisti per scrivere un’opera teatrale. E il 9 settembre l’autore presenta il libro all’Anteo, insieme all’attrice Celeste Dalla Porta.

9 settembre presentazione del nuovo libro di Mozzati, con Celeste Dalla Porta, l’interprete di Parthenope, e il vicedirettore di SkyTg 24 Alessandro Marenzi.
«Il libro prende lontano spunto da un’esperienza che ho vissuto negli Anni Ottanta, quando, chiamati da Gabriele Salvatores, andammo a Stromboli per preparare uno spettacolo teatrale per il Teatro dell’Elfo». Chi parla è Michele Mozzati, scrittore e autore teatrale, televisivo, cinematografico e radiofonico, che ha firmato con lo storico compagno Gino (al secolo Luigi Vignali, con il quale forma il duo Gino&Michele) alcuni tra gli spettacoli di maggiore successo in Italia. Il libro è Acqua Fuoco Trottola in cui il creatore di Zelig, con la scrittura lieve e ironica che lo contraddistingue, immagina cinque amici convocati dall’amico regista Manùe, di ritorno dall’America dove sotto pseudonimo ha avuto successo come scrittore, nell’isola in cui 40 anni prima si erano trovati, pieni di speranza e progetti, per scrivere un film che «nella loro testa -spiega l’autore – avrebbe dovuto aiutare a migliorare il mondo».

Un libro autobiografico, quindi.
«Autobiografico perché lo sono un po’ tutti i romanzi, perché è ambientato a Stromboli, un’isola che amo e che conosco bene, e perché lo spunto è un fatto realmente accaduto. Il regista Manùe però non è Salvatores e i personaggi del romanzo, che sono over 60 a cui la vita non ha regalato ciò che promesso, non sono il gruppo di attori di allora, che oggi sono famosi».
Se non sono quelli di allora, chi sono i sei amici?

«Sono persone che si ritrovano dopo molti anni e – come accade per le amicizie vere, quelle di gioventù – si riconoscono subito. L’aspetto e la loro visione del mondo sono cambiati: l’utopia delle idee di un tempo non c’è più, o non c’è più come prima. Volevano fare cinema o teatro, ma la vita li ha portati a fare altro. Con curiosità però si raccontano e si rimettono in gioco».
Un libro nostalgico?
«No, è un omaggio alle diverse umanità che ci circondano, agli sliding door della vita e a coloro che da giovani avevano grandi progetti, che non si sono realizzati. Un vissuto comune alle persone normali. La novità è l’occasione che viene data a tutti per rivivere la loro amicizia in quell’isola così affascinante che li aveva accolti. Poi c’è l’amore che sconvolge».
La bella e giovane Agatha…
«Esatto. Anche lei è un personaggio, e mi viene da dire: purtroppo. È un ideale di donna, forse l’insieme di incontri al femminile che ho avuto nella vita. Di certo scompiglia le carte del gruppo e soprattutto di Abe, l’io narrante, che se ne innamora, a cui offre una via d’uscita. Anche qui ci metterei però il “forse”».
Tutto avvolto nel dubbio, in bilico tra vero e falso.
«Direi in bilico tra passato, presente e futuro. Tra vero e verosimile, tra realtà e possibilità. Come le storie che i protagonisti invitati da Manùe sono chiamati a raccontare, per provare a completare il lavoro iniziato 40 anni prima. Storie che parlano di loro stessi, non conta se accadute o sognate. Devono però essere importanti».
E ci riescono?
«Raccontano le loro storie, ma la realizzazione dell’opera finale – film o altro – rimane nell’ambito del possibile, in fondo come la vita e la sua rappresentazione».

Almeno il gruppo di Salvatores scrisse la pièce teatrale?
«Fu scritta e messa in scena, ma come nel romanzo, l’isola e l’amicizia furono protagoniste. Eravamo amici e pensavano più a divertirci che a scrivere, così producemmo lo spettacolo probabilmente meno interessante della nostra carriera artistica. Nonostante questo, fu accolto con favore dalla critica. A dimostrazione ancora una volta che il confine tra successo e insuccesso, possibile e impossibile è sottilissimo e forse non esiste. Forse».
Michele Mozzati
Acqua Fuoco Trottola
Baldini+Castoldi
Pag. 221, euro 19

9 settembre 2025
Presentazione del libro di Michele Mozzati cui parteciperanno Alessandro Marenzi, Vicedirettore di SkyTG24 e Celeste Della Porta, protagonista di Parthenope.
