Prossimo appuntamento il 27 e 29 settembre, quando l’Orchestra Sinfonica di Milano, diretta da Luigi Pirovano, anche solista al violoncello, eseguirà musiche di Saint – Saens, Rossini e Mendelssohn
Trentuno produzioni sinfoniche, sei appuntamenti di musica da camera, sette appuntamenti per la rassegna Crescendo in musica, due serate con i Rhapsody of Fire e due appuntamenti della rassegna Musica &, in cui la musica sinfonica dialoga, di volta in volta, con un’altra disciplina, dalla scienza al cinema. Oltre ai debutti internazionali e di grandi artisti, dal baritono Thomas Hampson al pianista Sergei Babayan. E come prossimo appuntamento in cartellone, il 27 e 29 settembre, quando l’Orchestra Sinfonica di Milano, diretta da Luigi Pirovano, anche solista al violoncello, eseguirà musiche di Saint – Saens, Rossini e Mendelssohn.
«È pensata per tutti», la stagione 2024/2025 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, come ha dichiarato il nuovo direttore musicale Emmanuel Tjeknavorian nel corso della presentazione e che ha debuttato domenica 15 settembre al Teatro alla Scala con un programma dedicato a Dmitrij Shostakovich e alla sua Ouverture Festiva, op. 96, eseguita per la prima volta 70 anni fa. «Una stagione che fonde la familiarità e il calore dei classici più amati con l’entusiasmante scoperta di opere meno conosciute dei grandi compositori» e «garantisce in ogni sua parte che tutti coloro che saranno in sala, da settembre a giugno, verranno toccati emotivamente da ciò che ascolteranno».
Un’offerta musicale su più spartiti
L’offerta artistica è variegata, fatta di esecutori e direttori tanto diversi tra loro per età, provenienza, repertorio di elezione, accomunati dall’essere eccellenze assolute. Dai più giovani, come Diego Ceretta, Francesca Dego, Kiron Atom Tellian, Daniel Lozakovich, Jeremias Fliedl, fino ai musicisti che hanno all’attivo carriere prestigiose, come Thomas Hampson, Sergei Babayan, Xian Zhang, Andrew Litton, John Axelrod e Alfred Eschwé.
Nel nuovo cartellone si confermano gli appuntamenti immancabili della Sinfonica di Milano, come la Nona di Beethoven, il Requiem di Verdi e il Messiah di Haendel, questa volta nella versione di Mozart, nonché la grande tradizione classica. In questa stagione, trovano spazio anche diversi lavori monumentali di Shostakovic, Richard Strauss e Maurice Ravel.
Spazio alla Contemporanea e a Crescendo in Musica
La musica contemporanea ha un posto speciale nel cartellone grazie alla presenza del Compositore in residenza Nicola Campogrande. Crescendo in Musica, il ciclo dedicato ai più giovani e alle loro famiglie, si articola in sei appuntamenti, il sabato pomeriggio alle 16 sempre nella sua formula vincente di spettacolo interattivo. Si parte il 12 ottobre con La sinfonia degli animali, un libro per bambini (su musiche di Dan Brown), illustrato dall’ungherese Susan Batori: la storia del vivace Maestro Mouse con la sua fida bacchetta e di altri animali che regalano pillole di saggezza su come affrontare la vita.
Le note del Cinema e della radio
Il 2024/2025 della rassegna POPs, l’Auditorium di Milano torna a essere un cinema, visto che sorge in quella che era la struttura del Cinema Teatro Massimo. In cartellone tre concerti imperdibili: Mary Poppins (6, 7 e 8 dicembre 2024), la proiezione con colonna sonora dal vivo Skyfall, 23mo film della serie di 007 diretto nel 2012 da Sam Mendes (11 e 12 gennaio 2025), e un tributo sinfonico ai Rhapsody of Fire, gruppo musicale Symphonic power metal italiano (26 e 27 aprile 2025). Sabato 12 aprile, invece, è il momento di Musica di celluloide, interessante parallelismo tra musica e cinema a cura di Fabio Sartorelli insieme al critico cinematografico Gianni Canova. Come ogni stagione sono diversi gli anniversari celebrati dall’Orchestra Sinfonica di Milano. Quest’anno nel cartellone saranno presenti concerti e iniziative per il centenario della prima trasmissione radiofonica italiana e il 150° anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, in collaborazione con il Museo Scienza e Tecnologia di Milano, per il 150° anniversario dalla nascita di Maurice Ravel, per i 50 anni dalla morte di Dmitrij Shostakovich, fino al bicentenario dalla nascita di Anton Bruckner e i 150 anni dalla morte di Georges Bizet.
Elena Rembado