Posate tredici Pietre di inciampo per commemorare i milanesi deportati nei lager per avere nel 1944 scioperato contro la dittatura e la guerra
Lo scorso mese, in occasione del 70esimo anniversario delle prime manifestazioni antifasciste e antitedesche e degli scioperi del 1944 a Milano e Torino che molti operai pagarono con la vita, il Comune di Milano, nell’ambito del progetto Milano è memoria, e il Comitato Pietre d’inciampo, hanno posato tredici nuove pietre.
Con i nomi di ebrei deportati, sono stati ricordati anche gli operai morti nei lager per aver manifestato contro il regime nazifascista. Ecco chi sono e i luoghi dove sono state poste le pietre d’inciampo: Weissenstein De Francesco Margarethe – via Renato Fucini, 5; Morandi Anacleto – via Eugenio Carpi, 3, Foà Bianca – via Pompeo Cambiasi, 3; Cajelli Giuseppe – via Bernardino de’ Conti, 6; Giuliani Mario – via Giovanni Terruggia, 6; Valagussa Angelo – viale Affori, 20; Bosè Egidio – via Cesare Brivio, 7; Agresti Elio – via Amilcare Bonomi (angolo Davanzati), 2; Arabo Eugenio – via privata Leonardo Bruni, 13; Merlini Giuseppe – via Don Giovanni Verità, 7; Dana Sara e Behar Lea – via Giovanni Battista Casella, 41; Thomas Carlotta – via Emanuele Odazio, 6.
Le Pietre d’inciampo sono un progetto monumentale europeo per tenere viva la Memoria di tutti i deportati nei campi di concentramento e di sterminio nazisti che non hanno fatto ritorno alle loro case
Le nuove Pietre D’Inciampo saranno caricate anche nella mappa attiva dal 2017.