Teleriscaldamento: risanare l’iniquità dell’Iva al 22% abbassandola al 10% soprattutto nelle case popolari

Presso la sala commissioni di Palazzo Marino, l’Associazione Ambiente ed Energia, il Coordinamento Comitati Milanesi, SUNIA e SICET hanno tenuto lo scorso lunedì 6 novembre il secondo incontro con i parlamentari milanesi di tutti i gruppi politici, sulle novità e sulle prospettive per modificare l’iniqua Normativa Fiscale che penalizza oltre 25.000 famiglie utenti del Teleriscaldamento di A2a,  di cui ben 18 mila delle case popolari di Milano. Erano presenti diversi rappresentanti dei Comitati dei quartieri più interessati dall’iniquità.

Salvatore Crapanzano, Presidente Coordinamento Comitati Milanesi ha introdotto i temi dell’incontro, ricordando l’iniquità dell’IVA sul gas al 22% anziché al 10%, applicata alle bollette delle case popolari servite dal teleriscaldamento, iniquità che parte dal fatto che essendo il proprietario Regine Lombardia, ALER è di fatto gestore e quindi venditore del gas di A2a: attività questa considerata dal fisco un’attività economica. La gravità di questa discriminazione è che colpisce soprattutto famiglie con redditi bassi e penalizza il teleriscaldamento che è un sistema decisamente più ecologico e meno inquinante. Colpisce ceti sociali che già subiscono un’alta inflazione sui beni fondamentali e un forte aumento del prezzo di gas e petrolio a causa delle guerre in corso di Russia contro Ucraina e di Hamas contro Israele. 

Aldo Ugliano, Presidente Associazione Ambiente ed Energia, ha ricordato le migliaia di firme raccolte a Milano e in Lombardia e la mozione votata da diversi comuni per eliminare questa situazione e segnalato tre anomalie: che l’IVA al 22% è applicata per le case ALER e MM; per i quartieri non collegati alle centrali di cogenerazione; per i condomini dove ai piedi degli edifici ci sono negozi o uffici  privi di riscaldamento autonomo, a cui incredibilmente il 22% viene imposto anche a tutti gli altri inquilini. Infine l’assurdità è che su 223mila utenti a Milano, ci sono 25.000 famiglie che pagano l’IVA al 22% mentre tutte le altre pagano il 10% per lo stesso servizio.

I parlamentari intervenuti hanno concordando di impegnarsi tutti insieme per correggere queste conclamate ingiustizie: tra questi Laura Ravetto (Lega), Silvia Roggiani (PD), Marco Bestetti (consigliere regionale di FdI), Elena Sironi (M5S). Nel frattempo, tenendo conto che il Decreto Energia è in commissione alla Camera, potrebbe diventare possibile portare in audizione al Senato l’Associazione Ambiente ed Energia e il Coordinamento Comitati Milanesi. Altro tema su cui hanno concordato è la proroga della riduzione dell’IVA al 5% sul teleriscaldamento che scade il 31 dicembre.

L’Assessore all’Ambiente del Comune di Milano, Elena Grandi, ha informato durante l’incontro che A2a costruirà una nuova centrale per raddoppiare a Milano il teleriscaldamento che attualmente è solo all’undici per cento. Rifacendosi quindi ai dati sui redditi ISEE nelle case popolari, riportati da Roberto Cetara, segretario del SICET – per il 70% sotto i 16.000 euro e ben il 45% sotto i 9.000 euro – l’assessore Grandi ha espresso l’urgenza di ridurre la povertà energetica che colpisce troppe famiglie a Milano.

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