I primi parchi, giardini e aree verdi sono stati liberati dagli alberi e dai rami caduti a seguito delle indagini svolte da parte dei tecnici agronomi e delle relative relazioni tecniche necessarie per attestarne la fruibilità in sicurezza.
Qui l’Ordinanza n°53/23 di lunedì 7 agosto che consente da oggi, 8 agosto, la riapertura di una prima serie di giardini e parchi recintati, chiusi in seguito al nubifragio che si è abbattuto in città lo scorso 25 luglio.
«In questi giorni – avverte una nota del Comune di Milano – alcune aree verdi, parchi e giardini sono stati liberati dagli alberi e dai rami caduti, e a seguito delle indagini svolte da parte dei tecnici agronomi e delle relative relazioni tecniche necessarie per attestarne la fruibilità in sicurezza, a partire dalla giornata di domani (martedì, ndr) viene consentito l’accesso al giardino della Guastalla, alla Rotonda della Besana, al giardino Pippa Bacca, ai parchi di Villa Finzi, Trotter, Citylife, al Boscoincittà, al parco di via Chiesa Rossa, al giardino Franco Verga, al parco Nicolò Savarino, al giardino Oreste del Buono, al parco di Villa Litta».
Tornano fruibili anche l’area verde antistante l’Istituto ortopedico G. Pini in viale Monza, e quelle nelle vie Zanoia, Guerzoni, Val di Bondo 11/15, Sant’Arnaldo, Medardo Rosso – Boltraffio – Farini.
Parco Chiesa Rossa e Biblioteca
Tra questi appunto il parco di via Chiesa Rossa, il cui ingresso è necessario per accedere alla frequentatissima Biblioteca Chiesa Rossa che riapre al pubblico mercoledì 9 agosto, grazie alla riapertura di una prima parte di giardini e parchi recintati, con i seguenti orari fino all’8 settembre: da martedì a giovedì: 14.00 – 19.00; venerdì: 09.00 – 14.00; sabato: 10.00 – 14.00. Mentre dal 13 al 21 agosto rimarrà chiusa.
Il Parco Chiesa Rossa e la Biblioteca prima del nubifragio
Chiusura altri parchi, accesso aree verdi
Gli altri parchi recintati, per motivi di sicurezza e incolumità pubblica, “sono e resteranno chiusi fino a quando non ci sarà certezza che saranno fruibili in piena sicurezza”. L’Amministrazione ora sta procedendo, secondo criteri di priorità per la loro numerosità, a tempestivi controlli e valutazione dapprima delle aree verdi che rimangono aperte e successivamente di quelle recintate del territorio comunale.
Resta consentito l‘accesso alle aree verdi non recintate, fermo restando il divieto di stazionamento in prossimità o al di sotto di alberi e piante che presentino segni di danneggiamento così da renderli passibili di crollo o cadute di rami. Purtroppo è successo anche, come ha avvertito Gianni Bianchi, presidente dell’Associazione Amici Cascina Linterno, che a Cascina Linterno, “a due settimane dal ‘tornado’, un pioppo gigantesco (più di un metro di diametro, almeno 25-30 metri d’altezza ed almeno 60 anni di età) sia caduto in pieno giorno e praticamente in assenza di vento, rendendo più che opportuna e valida la recente ordinanza del Sindaco per vietare, per motivi di sicurezza, l’accesso (a dire il vero non troppo rispettato) ai parchi cittadini“.
Il gigantesco pioppo caduto a due settimane di distanza dal nubifragio
L’ordinanza specifica inoltre che è vietato l’utilizzo dei relativi percorsi nelle tratte dissestate. In caso di allerta meteo o di avverse condizioni atmosferiche (presenza di vento, pioggia, grandine) il divieto di frequentazione si estende anche alle aree verdi non recintate.
“Questo è il frutto del grande lavoro corale che stiamo svolgendo fin dalle prime ore successive al nubifragio per consentire alla città di tornare alla normalità il prima possibile – commentano la vicesindaco Anna Scavuzzo e l’assessora al Verde Elena Grandi –. Le verifiche e la messa in sicurezza delle aree verdi proseguono senza sosta, e siamo certi che nei prossimi giorni saremo in grado di riaprirne altre per arrivare quanto prima alla totalità. Il lavoro ovviamente continua anche su tutti gli altri fronti, a partire dalle strade, ormai quasi del tutto liberate, dalle scuole e dal trasporto pubblico locale”.
Fino ad oggi sono state oltre 3.000 le richieste di intervento in città, e circa 2.700 quelle già evase. È possibile segnalare tempestivamente alla Protezione Civile (emergenzaluglio23@comune.milano.it) la sussistenza di possibili pericoli riscontrabili a vista.