Non entrerò nel merito della tragedia di Casal Palocco, perché competerà ai giudici stabilire responsabilità e pene per gli scellerati protagonisti, ma questo tragico evento ci impone una riflessione sul brodo di coltura che l’ha determinato. Siamo davanti ad un gruppo di giovanotti e signorine che si dedica “per mestiere” a compiere atti più o meno estremi, perché a decine di migliaia di altri giovanotti e signorine, ancora più inquietanti, piace seguire le gesta degli scellerati di cui sopra. Certamente ammirandoli, forse emulandoli come possono, rendendoli comunque dei tristi idoli di una società che sembra al tramonto.
A prima vista apparirebbe logico attribuire la responsabilità della situazione ai “pifferai” che trascinano il gregge, ma in realtà l’intreccio è molto più complesso. Sono i follower gli schiavi degli influencer o sono gli influencer gli schiavi dei follower? Tre giorni dopo la tragedia – penso più per opportunità processuale che per presa consapevolezza dell’orrore generato – il gruppo YouTube protagonista (The borderline, nome che è già tutto un programma) ha chiuso i battenti, ma in quei due giorni i follower del o degli omicidi (si vedrà con che dose di colposità) sono quasi raddoppiati. Curiosità? Voyeurismo? Amministrazione, nonostante tutto? Quale che sia la ragione quell’aumento è inevitabilmente una indicazione forte della strada da seguire
Non solo per i “Borderline”, ma per i tantissimi altri cattivi maestri, altrettanto borderline, che popolano la rete facendo danno. Pensiamo solo alle tante altre tragedie generate da “bravate” casalinghe indotte dal tam tam social che sfida a “superarsi” attraverso pratiche e atti demenziali?
Non facciamo però l’errore dì considerare questi personaggi dei “condottieri”, sia pure del male. In realtà, come i bulli, sono spesso più fragili delle loro vittime. Sono schiavi del loro pubblico in un circolo vizioso che può solo finire male. Drogati (in senso lato) da un successo tanto dirompente quando effimero che tentano disperatamente dì mantenere alzando l’asticella fino all’inevitabile overdose fatale.
D’altra parte di schiavi del loro pubblico ne abbiamo “autorevoli” esempi anche lontano dal web. La TV, per quel che ne resta, ha iniziato il suo imbarbarimento e declino quando la parola d’ordine per attirare spettatori è diventata “il programma lo fate voi“.
Cosi la politica, quando i partiti hanno rinunciato a sottoporre agli elettori il loro programma e hanno iniziato a inseguire gli ‘”umori del volgo” facendosene improvvisati e ipocriti paladini.
Follower e Influencer sono solo la versione social dì un andazzo drammaticamente trasversale iniziato da tempo dal quale chissà se e come ne usciremo.