“Gratosoglio Pulito” è il nome dell’iniziativa di pulizia che si è svolta domenica 14 settembre mattina dalle ore 10 alle 12, raccogliendo più di 40 sacchi tra via Saponaro 18 e Baroni 85

La mattinata di domenica 14 settembre è iniziata a colpi di ramazza a Gratosoglio, dove abitanti del quartiere, inquilini della torre Saponaro 18 e associazioni sensibili all’iniziativa si sono radunati per mettere a disposizione mani e buona volontà per la raccolta dell’immondizia abbandonata nelle aiuole e nascosta tra i cespugli.
I partecipanti con la ramazza in mano
Grazie al paziente lavoro di Elena Roveda di Saponaro 18, che ha curato l’organizzazione della mattinata e i rapporti con Amsa, si è creata una rete di associazioni e comitati che ha messo a disposizione tempo ed energie per pulire l’area tra via Saponaro 18 e Baroni 85. Alla giornata hanno preso parte: comitati inquilini Torri Saponaro, Comunità Oklahoma, Action Aid, Fondazione F.Ili di S.Francesco, PuliAMO la Terra, Artelier, Circolo PD Gratosoglio, Terra Grata, gruppo ramazza Vigentino, alcuni consiglieri di Municipio 5.

Il lavoro svolto
Armati di guanti, sacchi, pale, pinze, rastrelli e scope forniti da Amsa, alle ore 10 oltre 30 persone si sono trovate nei punti di ritrovo indicati in via Saponaro 18 e via Baroni 85, dove c’è il centro giovanile.

Divisi in gruppetti di tutte le età, è iniziata la caccia ai rifiuti: bottiglie di vetro, ventilatori, vecchie sedie, cartacce, tappi, un divano, un passeggino, inerti edili e plastiche di ogni tipo, sono i materiali più frequenti raccolti nei 40 sacchi che AMSA ha portato via su due furgoni.

Le testimonianze
La partecipazione numerosa ha dimostrato quanto ci sia bisogno di queste iniziative, la gente vuole prendersi cura del proprio quartiere» ha detto una residente.
«Noi organizziamo una volta all’anno una pulizia così, facciamo ciò che Aler non fa, raccogliendo sempre una quantità enorme di rifiuti», ha detto un abitante di Saponaro 18. Coinvolto nella pulizia anche il punto di scambio libri di via Saponaro 8. Il luogo, creato da volontari e volontarie per il deposito e lo scambio libri, era in condizioni precarie. I libri erano mischiati a bottiglie, cibo e vestiti. Una squadra si è dedicata a questo angolo ed ha riportato tutto in ordine.
