8 marzo «Ma non chiamatela festa»


Studenti che portano cartelli durante una manifestazione in occasione della Giornata internazionale della donna a Milano, l’8 marzo 2024. Foto di Lucia Sabatelli

L’8 marzo è la giornata internazionale della donna. Sui cartelli le ragazze e i ragazzi che hanno manifestato hanno scritto: “La Società insegna a come evitare uno stupro, non a non stuprare”, “Educate vostro figlio”, “My Body My Choice”, dimostrando una grande consapevolezza sociale. Di fronte ai diritti minacciati, la Francia risponde inserendo l’interruzione di gravidanza nella carta costituzionale. In regione Lombardia passa invece una mozione antiabortista di appoggio e sostegno ai centri per la vita. Nel 2024 sono già 20 le donne vittime di femminicidio. Non chiamare l’8 marzo “festa” è un segno di rispetto nei confronti di chi ancora ha poco o nulla da festeggiare.

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