Musica e pittura al femminile nei concerti della domenica a Palazzo Marino

Per troppo tempo composizioni di grande bellezza e intensità sono state messe da parte, dimenticate perché firmate da mani e menti femminili.

Domenica 18 febbraio ha preso avvio nella splendida Sala Alessi di Palazzo Marino (piazza della Scala 2, Milano) Palazzo Marino in musica, la rassegna gratuita di concerti (nata nel 2012) che propone giovani talenti emergenti insieme ad artisti di comprovata fama ed esperienza. Il fil rouge di quest’ anno Ritratti musicali si ispira alla mostra dedicata al pittore Giovanni Battista Moroni (1521-1580), Il ritratto del suo tempo, in corso alla Gallerie d’Italia (fino all’1° aprile): una esposizione unica per completezza, grazie a prestiti di prestigiose istituzioni nazionali e internazionali, dedicata al celebre ritrattista bergamasco di gentiluomini rinascimentali, alti prelati, nobildonne sontuosamente abbigliati, animati da bagliori e ombre.

Il primo dei tre concerti Voce alle donne a cura del Kontraste Duo (nella foto sopra)formato da Silvia Puggioni, clarinetto, Gledis Gjuzi, pianoforte, si è ispirato ai ritratti femminili di Moroni, in particolare al Ritratto di gentildonna, primo ritratto di epoca rinascimentale con al centro una figura femminile e hanno proposto al pubblico 7 ritratti di compositrici: Clémence de Grandvak (1828-1907), Johanna Senfler (1879-1961), Francine Aubin (1938- 2016), Ruth Gips (1921-1999), Krystyna Moszumànska Nazar (1924-2009), Lili Boulager (1893-1918), Marion Bauer (1882- 1955). 

Compositrici talentuose marginalizzate

«Si è abituati a pensare alla musica classica come a un mondo popolato da imponenti figure maschili, eppure sono tantissime le figure femminili che negli anni hanno arricchito e in parte rivoluzionato la composizione musicale» spiegano le giovani e talentuose componenti del duo: Gledis Gjuzi, nata nel 1995 alla Spezia, e Silvia Puggioni, classe 1993, sarda, che stanno portando avanti un progetto artistico di valorizzazione della musica delle compositrici donne.  «Per troppo tempo composizioni di grande bellezza e intensità sono state messe da parte, dimenticate perché firmate da mani e menti femminili. Con Voce alle donne vogliamo diffondere e valorizzare alcune di queste compositrici. Donne talentuose marginalizzate dalla cultura musicale dominante maschile e che si sono dovute nascondere dietro pseudonimi per poter esercitare la professione senza pregiudizi». Nomi a noi per lo più sconosciuti. Come quello di Lili Boulanger, morta a soli 24 anni, prima donna a vincere nel 1913 il celebre premio Prix de Rome a soli 19 anni o come la compositrice francese Melanie Bonis (1858-1937), il suo primo brano è un pezzo per pianoforte intitolato Impromptu che lei firma Mel Bonis: è lo pseudonimo che sceglie per non essere identificata come donna, ma come “compositore”.

La compositrice americana Marion Bauer, nel 1926 viene assunta al Dipartimento di Musica della New York University, prima donna ad insegnare storia della musica e composizione; incarico che mantiene fino al 1951. Francine Aubim, prima donna ed essere nominato “direttore” di un Conservatorio Nazionale di Francia, di cui il duo ha eseguito il brano Deux pièces en forme de jazz per clarinetto e pianoforte. La strada verso la parità dei diritti è ancora molto lunga, come ha mostrato il recente studio del The Guardian, secondo cui su 1445 concerti di musica classica e contemporanea di scena in tutto il mondo solo 76 contenevano brani composti da una donna.

Prossimi concerti

Il secondo concerto, domenica 4 marzo, vedrà l’ensable I Disinvolti celebrare Moroni come pittore sacro, attraverso la musica barocca dedicata alla Madonna con il bambino, passando da Claudio Monteverdi a Giovanni Rovetta a Ignazio Donati proposte da dallaProssi

La rassegna si chiude domenica 17 marzo con un omaggio al pianoforte romantico. In programma musiche di Schubert e Rachmaninov, al pianoforte le giovanissime sorelle (gemelle) Eleonora e Beatrice Dallagnese.

I concerti si tengono domenica mattina alle ore 11 in Sala Alessi. I biglietti d’ingresso sono gratuiti con prenotazione: a partire dalle ore 10 del giovedì precedente ogni concerto è possibile prenotarli online sul sito www.palazzomarinoinmusica.it , ritiro possibile anche presso la biglietteria delle Gallerie d’Italia, in piazza della Scala 6.

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