Festeggiati i 50 anni di Comunità Nuova con don Gino Rigoldi

Don Gino ripercorre, insieme a Lella Costa, i momenti più significativi della storia dell’associazione  no profit nata nel 1973. Dura la critica contro il Governo Meloni per la “tassa” di cinquemila euro per i migranti per evitare 18 mesi nei CPR

Sabato 23 settembre, la sala grande del CN l’Hub, piena di volontari, famiglie e giovani italiani, sud-americani, arabi e africani, ha accolto sul palco don Gino Rigoldi, fondatore di Comunità Nuova, insieme a Lella Costa e Manuel Ferreira che hanno animato la mattinata dialogando con don Gino per festeggiare i 50 anni della fondazione di Comunità Nuova onlus. Nella sala adiacente, una mostra fotografica emozionante di immagini dell’archivio storico di CN che lasciano cogliere il senso del lavoro di centinaia di volontari e collaboratori.

Don Gino, intervistato da Lella Costa, ha ripercorso i momenti più significativi della storia dell’associazione no profit nata nel 1973, per operare nel campo del disagio e del reinserimento sociale dei minori e dei giovani in difficoltà, soprattutto quelli in uscita dal carcere.

I ricordi partono dalla Milano degli anni ’70, con la diffusione delle droghe e l’accoglienza dei ragazzi poveri e dei tossicodipendenti nei quartieri di periferia: la prima comunità alloggio viene aperta in una casa di ringhiera al quartiere Isola.

Chi è don Gino?

Dopo un’esperienza di lavoro come operaio meccanico, don Gino entra in seminario dove rimane per sette anni, nonostante i suoi superiori lo dissuadessero in quanto non ritenuto adatto a fare il prete! Comincia così a lavorare in un collegio di Varese con 120 ragazzi e solo in seguito prende l’abito talare. Costituisce un gruppo di lavoro determinato a studiare e approfondire le problematiche giovanili di quel periodo coinvolgendo competenze varie e istituzioni. Per oltre 40 anni opera come Cappellano del Carcere Minorile Beccaria, ma non solo. Apre alcune comunità, tra cui Villa Paradiso a Besana Brianza, e avvia nel quartiere Barona il Centro Sociale Barrio’s. Qui nel 2016 viene inaugurata la nuova sede CN l’HUB nell’immobile di proprietà del Comune, concesso per l’utilizzo per scopi sociali.

Durante l’intenso confronto tra Lella Costa e don Gino, c’era spazio per Manuel Ferreira, attore e autore teatrale, fondatore della Compagnia teatrale Alma Rosé, per dare voce a un mosaico di personaggi e alle loro storie legate alla Comunità.

L’incontro si è tenuto nei giorni in cui il Governo Meloni stava prendendo la vergognosa decisione di istituire una “tassa” di cinquemila euro per i migranti che, sbarcati in Italia, non intendono rimanere rinchiusi fino a 18 mesi nei CPR, i Centri di permanenza per i rimpatri, in attesa del loro destino. Una misura che don Gino non ha mancato di criticare con durezza, in quanto inutile e inapplicabile: i naufraghi che sbarcano a Lampedusa non hanno certo in tasca carte di credito! Mentre le famiglie rimaste in patria sono state costrette a vendere terreni e case per versare ai trafficanti anche 15mila euro.

La mattinata si è conclusa con un pranzo condiviso, improntato sullo scambio di piatti portati da casa tipici dei paesi d’origine dei partecipanti, così dando vita a una socializzazione multiculturale. Perché il senso della comunità è “essere comunità”.

Informazioni

www.comunitanuova.it comunicazione@comunitanuova.it  Tel 02.48303318

CN Hub, via Luigi Mengoni 3 – Milano

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