Mostra “Madri Costituenti”: le 21 donne elette all’Assemblea Costituente

Da martedì 19 settembre a venerdì 22 settembre è aperta la mostra “Madri Costituenti” presso la sede di via Saponaro 38 dell’Associazione “SPI CGIL Milano”. Inaugurata lunedì pomeriggio, con il patrocinio del Municipio 5, è una mostra divulgativa con esposizione di pannelli raffiguranti le foto delle 21 donne che parteciparono alla stesura della Costituzione.

Le 21 Madri Costituenti

Il 2 giugno del mitico 1946 furono elette per la prima volta 21 donne  all’Assemblea  Costituente: 9 Comuniste, 9  Democristiane, 2 Socialiste, 1 Dell’Uomo Qualunque.

Ecco i loro nomi: Adele  Bei,  Bianca Bianchi,  Laura Bianchini,  Elisabetta Conci,  Filomena Delli Castelli,  Maria Federici,  Nadia Spano,  Angela Gotelli,   Angela Guidi Cingolani,  Nilde Iotti,  Maria Jervolino De Unterrichter,  Teresa Mattei,  Angela Merlin,  Angiola Minella,  Rita Montagnana,  Marina Nicotra,  Teresa Noce,  Ottavia  Penni  Buscemi,  Elettra Pollastrini,  Maria Maddalena Rossi.

Perché sono le madri della nostra Repubblica?

Nel 2016 la Fondazione Nilde Iotti, in occasione del Settantesimo anniversario del voto alle donne, ha voluto rendere onore alle Madri della Repubblica, le 21 donne Costituenti che parteciparono alla elaborazione della Costituzione, facendo conoscere di ciascuna  la biografia e il contributo dato alla stesura degli articoli della Costituzione. Come scrive Livia Turco: “Compito dei Costituenti e delle Costituenti  era quello di definire un nuovo assetto democratico  ed  i valori  che sono alla base della  vita sociale,  civile  economica  e politica  della nazione . L’Italia era  un paese distrutto dalla guerra dove migliaia di  persone vivevano la fame, la povertà, vi  erano sfollati e bambini abbandonati”.

“Le donne Costituenti  dimostrano  fin dall’inizio di avere un legame molto forte con il loro popolo, intendono rappresentare questa ansia di giustizia sociale, sentono l’urgenza di risolvere i problemi delle donne  italiane e di definire con loro una nuova prospettiva di vita entro il nuovo assetto democratico. Avvertono l’urgenza di risolvere i problemi immediati e di definire un futuro nuovo per le donne italiane all’interno di un nuovo assetto economico, sociale, giuridico e culturale. Con loro ed attraverso di loro  per la prima volta le donne, tutte le donne,   hanno  voce e volto nel Parlamento”.

“Fin dall’inizio quelle 21 donne  svolgono con passione e rigore questa funzione di rappresentanza di tutte le donne italiane”.

“Le leggi delle donne che hanno cambiato l’Italia”

Il libro, curato dalla Fondazione Nilde Iotti, giunto alla seconda edizione, raccoglie le tappe e i contenuti delle conquiste legislative che hanno cambiato la vita delle donne e l’assetto economico, sociale e culturale del nostro Paese. Il libro rammenta la battaglia per il diritto di voto e le donne elette nell’Assemblea Costituente, che diedero un contributo rilevante alla stesura della Costituzione. Sono citati gli articoli che più hanno favorito il cambiamento nella vita delle donne. Segue poi il racconto delle leggi con uno schema che ne indica la scansione in ordine cronologico dal 1950 al 2018, a cui si connettono le schede che ne illustrano i contenuti. Lo sguardo della battaglia delle donne è oggi e sempre più sarà quello europeo. Per questo il libro si conclude con una rassegna delle tappe e dei provvedimenti più significativi adottati dall’Unione Europea. (da Prefazione)

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