Negli ultimi anni, la crescente attenzione per la salvaguardia ambientale ha portato all’uso sempre più frequente di termini e definizioni che, sebbene comuni in ambito scientifico o di ricerca, non sono altrettanto familiari nel linguaggio quotidiano. Non sempre si tratta di parole astruse o anacronistiche, ma è importante accoglierle con una corretta comprensione del loro significato.
Ultimamente si sente parlare, ad esempio, di biodiversità. Ma cos’è esattamente?
Per biodiversità si intende la coesistenza e la interazione di varie specie animali e vegetali in un determinato ecosistema. Questa è il risultato globale delle variazioni che si sono accumulate in differenti linee di discendenza in oltre 3,8 miliardi di anni, tramite selezione naturale e altri processi di modificazione. La biodiversità è misurabile e definisce la qualità di un certo ambiente.
Domanda trabocchetto: c’è più biodiversità in una prateria con mille pecore o in uno stagno con una rana e due libellule?
La prateria conterà certo numerosi individui, ma è lo stagno a vantare una maggiore biodiversità contando due specie diverse contro la singola del primo ambiente. Una grande quantità di animali di una sola specie, o comunque un numero poco vario, comporta una maggiore pressione sull’habitat e sulle sue risorse. Una maggiore diversificazione, invece, offre un habitat adatto a ospitare un equilibrio ecologico in grado di sostenere la vita.
La biodiversità, inoltre, supporta molti processi vitali e fondamentali per la sopravvivenza dell’umanità: aria pulita, acqua potabile, cibo, medicinali, regolazione climatica e protezione del suolo. Inoltre, ha un valore intrinseco che dovrebbe essere universalmente riconosciuto.
Cosa sarebbe un prato senza fiori, senza insetti? Una montagna senza orsi, senza pini? Una mattina senza cinguettii, un cielo senza uccelli?
Purtroppo, i nemici principali per la biodiversità sono i cambiamenti nell’uso del suolo (deforestazione, monocultura intensiva per allevamento o agricoltura, urbanizzazione), la caccia e la pesca, i cambiamenti climatici, l’inquinamento e le specie alloctone invasive.
La conservazione della biodiversità è cruciale per garantire un futuro sostenibile per il nostro pianeta e per le generazioni future. Ognuno di noi può fare la propria parte per proteggere l’immenso valore della biodiversità informandosi e diventando consapevole dell’impatto che possiamo avere sul pianeta. La conservazione della biodiversità è un impegno collettivo che riguarda tutti.