Per il suo 50° anniversario Ape Maia regala a Milano il primo alveare

Protagonisti i bambini che hanno assistito alla nascita di una comunità dei laboriosi insetti, che favoriranno la biodiversità della Barona e il cui miele in eccesso non sarà venduto ma reinserito nei favi per nutrire la colonia durante il periodo invernale

di Paola Blandi

Per il suo anniversario Ape Maia, l’intrepida e curiosa piccola ape operaia protagonista del celebre cartone animato giapponese, ha realizzato qualcosa di piccolo, ma in grande. Compie 50 anni il personaggio di DeA Planeta, che ne detiene i diritti in Italia e che l’ha festeggiata a inizio aprile a Milano, in Barona. Teatro dell’evento, che ha attirato tante famiglie, l’Oasi Opera in fiore di via Ettore Ponti, dove l’omonima cooperativa, guidata dalla presidente Federica Dellacasa, promuove l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, disabili, detenuti e migranti. Qui, in collaborazione con Bee.it, che da anni si dedica alla salvaguardia delle api, è nato il primo alveare di Milano. Esattamente nel giorno del compleanno di Ape Maia, il 5 aprile, il pubblico ha potuto assistere in diretta alla nascita della nuova casa a lei intitolata.

I bambini osservano l’insediamento del primo alveare all’Oasi Opera in Fiore

70 e 1 mila api

Come hanno spiegato gli apicoltori presenti: «Per creare un alveare bisogna partire da una famiglia di api guidata da un’Ape Regina, che poi diventerà una comunità di 70mila api e che costituirà l’alveare vero e proprio». I presenti alla festa hanno potuto osservare con l’aiuto degli apicoltori l’Ape Regina, che si muoveva in mezzo alle compagne, suscitando l’entusiasmo dei bambini perché, va detto, non è cosa di tutti i giorni vedere da vicino una famiglia di api con la loro regina. L’ape ha acquisito l’appellativo di “Regina Maia”, nonostante la protagonista dei cartoni animati sia sempre stata una diligente ape operaia. L’arnia è stata poi messa in sicurezza in una cassetta e posata su un terreno popolato di varie specie di fiori e piante.

Opera in fiore

«Questo bellissimo progetto è iniziato – racconta Paola Di Feo, fondatrice di Bee.it – quando la nostra realtà ha incontrato la cooperativa Opera in fiore. Abbiamo pensato di unire i nostri valori per creare un’oasi apistica dove porteremo nuove famiglie di api come quella di Ape Maia, che qui si potranno ripopolare, rigenerando al contempo la biodiversità del luogo». Contrariamente a quanto tutti si aspettavano, il miele non verrà raccolto per essere venduto.

Gli apicoltori di Bee.it

«La nostra filosofia non è questa – spiega la responsabile di Bee.it –. Quando sarà il momento, raccoglieremo il miele in eccesso, che poi reintrodurremo nella loro casa nei periodi invernali, quando le api hanno bisogno di essere nutrite per sopravvivere». Il progetto Milano Greenway, gestito dalla cooperativa Opera in Fiore, e di cui anche Bee. it fa parte, non è solo un progetto ambientale, ma è anche un progetto sociale «il cui obiettivo è far fiorire la biodiversità e le persone fragili o diversamente abili, grazie alla forza e all’energia che la natura, rigenerandosi, ci regala – conclude Paola – una forza incredibile di cui tutti possiamo godere».

L’entusiasmo di pubblico e volontari

L’entusiasmo dei volontari e delle famiglie accorse numerose nell’Oasi, per partecipare anche ad altre attività ricreative per tutto il weekend, è condiviso dai dirigenti di DeaPlaneta, che detiene i diritti per l’Italia del cartone e che ha promosso la festa che celebra l’amicizia e il rispetto della natura.

«Questo compleanno è un traguardo importantissimo per Ape Maia, che è un personaggio conosciuto da grandi e piccini e volevamo festeggiare il suo mezzo secolo di storia nel migliore dei modi – spiega Gianluca Ferrara Head of Italy DeAPlaneta Entertainment –. Siamo molto felici di avere regalato a Milano uno spazio nuovo, un alveare urbano, qualcosa di importante sotto il profilo sia della sostenibilità ambientale che dell’inclusività. La nostra idea era quella di portare dal mondo della fantasia alla realtà un personaggio come Maia e farlo vivere ai bambini davvero. Le api che oggi, come sappiamo, sono a rischio estinzione, sono un grande insegnamento non solo di inclusione, ma anche di organizzazione societaria. Ciascuna di loro ha un compito preciso e tutte insieme contribuiscono al bene comune dell’alveare, proprio come dovrebbe accadere in una società dove tutte le diverse capacità sono valorizzate».

Omaggi, iniziative e maratone tivù

L’Ape Maia è una serie di cartoni basata sul personaggio creato dallo scrittore tedesco Waldemar Bonsels e andata in onda per la prima volta nell’aprile del 1975 sul canale giapponese Net. Curiosa e intraprendente, Maia vive in un campo di fiori e ama la libertà; con il suo migliore amico Willy, è sempre alla ricerca di nuove avventure e con l’aiuto del saggio grillo Flip, riesce a uscire dai guai in cui si caccia. La canzone “Vola vola l’Ape Maia” della prima sigla italiana del cartone, è scritta e cantata da Katia Svizzero con il coro “I pungiglioni”.

Ape Maia festeggerà per un anno intero, con varie iniziative promosse da DeAPlaneta Italia e con maratone televisive sia sulla Rai che su Mediaset, durante le quali saranno riproposti tutti i cartoni della serie. Su Rai Yo Yo sarà trasmesso anche il film realizzato proprio per i 50 anni di Ape Maia, per festeggiare questa ape curiosa e vivace, il cui cuore resta legato agli amici di sempre e alle mille avventure nel campo di papaveri.

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