Coima presenta il complesso che ospiterà l’anno prossimo i partecipanti alle olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e che dopo i Giochi diverrà la casa di 1.700 studenti. Già aperte le iscrizioni per l’anno accademico 2026/27
Con circa un mese di anticipo sul cronoprogramma, lo scorso 30 settembre ha visto l’inaugurazione del Villaggio Olimpico, che ospiterà gli atleti di Milano-Cortina 2026 e che, al termine dei Giochi, sarà riconvertito in uno studentato con una capienza di 1.700 posti letto. La trasformazione, secondo quanto comunicato dai promotori, avverrà nell’arco di cinque mesi e prevede l’offerta di alloggi a prezzi convenzionati per studenti universitari.
Il complesso residenziale
L’intero complesso è composto da edifici a zero emissioni, alimentati da un impianto fotovoltaico da 1 MW e dotati di sistemi per il riutilizzo dell’acqua piovana e per l’efficienza energetica. Gli spazi pensati per essere vivibili e inclusivi presentano aree verdi, zone studio e luoghi di incontro.

Per ridurre i costi e i tempi di riconversione nelle camere, singole o doppie con bagno, non sarà sostituito l’arredamento, realizzato peraltro in materiali sostenibili e prodotti da aziende italiane. Previsto inoltre l’allestimento di 42 cucine comuni, 2 palestre, 3 campi sportivi, 380 posti bici, sale studio, aree verdi, spazi ricreativi, terrazze, auditorium, sala cinema, sala musica e sala meditazione. In una città dove trovare una stanza a prezzi accessibili è sempre più difficile, il nuovo studentato offrirà stanze a tariffe calmierate.
Costi e servizi
La media per un posto letto è di 864 euro al mese, circa il 25% in meno rispetto ai prezzi di mercato, secondo i dati forniti dagli organizzatori. Sono inoltre previsti 450 posti a tariffa agevolata di 592 euro mensili, comprensivi di servizi come sicurezza 24 ore su 24, pulizia, WiFi, palestre, sale studio e campi sportivi. Le prenotazioni per l’anno accademico 2026/27 sono già aperte sul sito villaggio.coima.com

Da alloggi per atleti a studentato
Dal punto di vista architettonico, il villaggio mantiene alcuni elementi della memoria industriale dell’area, come la Sala Rialzo e il capannone Basilico, che saranno destinati rispettivamente a mensa degli atleti e a uffici delle delegazioni e, al termine delle Olimpiadi, a funzioni aperte alla cittadinanza, così come parte degli spazi di servizio e ricreativi, destinati agli atleti. Mantenuta anche la pavimentazione della piazza centrale realizzata con blocchetti di marmo di Carrara recuperato.
Il Villaggio Olimpico e la sua trasformazione in studentato, insieme alla realizzazione in collaborazione con il Consorzio Cooperative Lavoratori di 320 unità abitative, di cui 225 in edilizia convenzionata e 95 in edilizia residenziale pubblica, si inseriscono nell’ambito della riqualificazione dell’ex scalo ferroviario di Porta Romana rappresentando – secondo i promotori dell’intervento – una risposta alle esigenze abitative degli studenti e del quartiere.
