Un attico con vista mozzafiato a 125 metri d’altezza: è il nido d’amore dei falchi del Pirellone Giò & Giulia, la coppia di piumati pellegrini “milanesi” che ogni anno, tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, torna in cima al Grattacielo Pirelli per nidificare
di Edgar Meyer
Il primo avvistamento dei due falchi del Pirellone risale a 11 anni fa, quando gli operai trovarono due pulcini di falco pellegrino durante lavori di manutenzione nel sottotetto dell’edificio. Da allora Giò e Giulia sono diventati sempre più famosi tra i milanesi e non solo. Per loro sul grattacielo c’è ora un nido artificiale, una vasca in legno con un letto di ciottoli alla base, adatta a ospitare la cova dei falchi.
E in corrispondenza del nido sono installate ben due webcam, che permettono di osservare in diretta streaming 24 ore su 24 (visibili su mediaportal.regione.lombardia.it) la loro vita ad alta quota. Un’esperienza affascinante: birdwatching da camera… In questi giorni Giò e Giulia sono indaffaratissimi: sul tetto del palazzo del Consiglio regionale della Lombardia stanno crescendo ben 3 pulli! Le uova, deposte a inizio marzo, si sono schiuse ad aprile: i primi due pulcini sono nati il 7, il terzo il giorno successivo. I falchi pellegrini formano coppie monogame che durano tutta la vita. Solo se uno dei due muore, il superstite si accoppia nuovamente.
La coppia falchi del Pirellone è sempre la stessa e torna regolarmente ogni primavera. I due sono ribattezzati Giò e Giulia in omaggio all’architetto Giò Ponti, progettista del Pirellone, e alla moglie Giulia Vimercati. Il maschio si distingue per la taglia più minuta e il petto bianco candido, mentre la femmina è più grande e presenta un piumaggio giallastro, punteggiato fino alla gola. Giò e Giulia sono il simbolo dell’avifauna milanese. A loro è dedicata, oltre alle 2 webcam della Regione, una pagina Facebook con quasi 25mila membri. Sono “osservati speciali”: forse la coppia di animali più contemplata e ammirata di Milano…
