L’ organo antico suonerà la vigilia di Natale nella chiesa dei SS. Nazaro e Celso alla Barona

L’ organo storico restaurato è tornato nella chiesa dei SS. Nazaro e Celso alla Barona e suonerà per la prima volta la vigilia di Natale.


L’Organo antico “Giovanni Marelli – 1895″ della chiesa dei SS. Nazaro e Celso è stato restaurato dalla Bottega Organara di Ugo Cremonesi e Claudio D’Arpino e ricollocato nella sua grande cassa del 1895, anch’essa restaurata. L’organo sarà funzionante in via sperimentale per la messa solenne della vigilia di Natale, 24 dicembre. Difatti, ci vorrà tempo perché l’impianto si adatti all’ambiente: ha bisogno di alcuni mesi di assestamento e di continua accordatura delle canne fino alla stabilizzazione dei suoni. Poi potrà suonare per le funzioni religiose ma anche per diffondere la cultura musicale tra i giovani e la popolazione che ha largamente partecipato a sostenerne il restauro.

Progetto Organo Barona

Con la ricollocazione dell’organo in chiesa si conclude l’impresa che ha visto tutta la Comunità Pastorale Giovanni XXIII impegnarsi con tanto interesse e generosità, unito a quella di grande rilievo della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), della Fondazione Comunità Milano Sud e di Monsignor Giancarlo Santi che ha lasciato un’importante donazione specifica per il restauro dell’organo.

Il primo suono, dunque, è previsto per la messa solenne della vigilia di Natale. Giovanni Polliani, Coordinatore del progetto Organo Barona, sta redigendo il libro “Restauro Organo storico Barona” per la documentazione del restauro, sia per la parte tecnica che per la parte amministrativa e di sostegno al restauro. La pubblicazione conterrà i nomi dei donatori e la dedica delle canne qualora il donatore ne abbia fatta esplicita richiesta.

Le tappe del restauro dell’antico organo della Barona

Da 40 anni l’organo storico “Giovanni Marelli – 1895″ della Chiesa SS. Nazaro e Celso, in via Zumbini 19 alla Barona, taceva perché usurato dal tempo nella parte strumentale e in quella strutturale. Un gruppo di amici della parrocchia e della musica, ha deciso di restaurarlo. Dalla fine del 2016 sono partite tutte le domande per il restauro: alla Curia di Milano, alla CEI (Conferenza episcopale Italiana), alla Sovraintendenza regionale ai beni artistici della Lombardia, ottenendo tutti i nulla osta e il patrocinio del Municipio 6.

L’organo fu inaugurato il 14 aprile 1895. Il fatto ebbe una tale rilevanza da essere ricordato con il conio di una medaglia che si trova oggi negli archivi del Comune di Milano. Si tratta di un organo particolarmente importante, già restaurato nel periodo ottocentesco della “Riforma Ceciliana”, movimento europeo che ha cercato di recuperare nelle chiese il buon gusto della musica. Si tratta del primo strumento musicale in Milano ad accogliere innovazioni fonetiche e di manifattura ispirate all’arte organaria europea.
L’organo, è composto da più di 1.000 canne, ha una struttura meccanica tutta in legno che richiede un lavoro di restauro di esperti raffinatissimi del settore. E’ un bene culturale storico che non va perduto ed è una risorsa musicale per le funzioni religiose, come anche per la cultura musicale concertistica.

“Io restauro una canna dell’organo della Barona”

Giovanni Polliani, già Direttore Didattico del complesso scolastico di via Salerno alla Barona, Presidente di Euridit Italia, no profit che nasce nel 2015 come emanazione locale di Euridit – associazione internazionale fondata a Bruxelles nel 2006 da un gruppo di professionisti, con l’obiettivo di valorizzare e diffondere in Europa i progetti, le azioni di sviluppo territoriale e le buone pratiche realizzate nei singoli Paesi – è il coordinatore del Progetto “Io restauro una canna dell’organo della Barona”.
Il progetto di restauro prevedeva la sottoscrizione di persone, enti, negozi, imprese che vogliono dare un’offerta mirata al restauro di una o più canne dell’organo e ciascuno può scegliere quale e quante canne vuole restaurare. Per una canna grossa l’offerta va di 50 euro in su; per una canna media da 30 a 50 euro; per una canna piccola da 10 a 30 euro. La spesa complessiva per il restauro dell’organo, cioè per cantoria, libro di documentazione del restauro e delle donazioni con i nomi dei donatori che saranno consegnati alla storia della chiesa della Barona, spese d’inaugurazioni, è di 130mila euro.
I contributi ricevuti: 40mila euro dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana), 60mila euro dalla Fondazione Comunità Milano-sud, comprensivi di 20mila euro da destinare alla fondazione del “Centro Organistico musicale europeo “ che avrà sede in Via Zumbini 19.
Tale obiettivo sociale è stato molto apprezzato e sostenuto dalla Fondazione Comunità che ha ritenuto il restauro dell’organo azione propedeutica alla istituzione del Centro Organisti. Altri 20mila euro sono arrivati dalle donazioni dei fedeli della Comunità ecclesiale e da quelle raccolte con l’attività concertistica fatta nelle chiese.

Donazioni

Si possono ancora fare donazioni che saranno pubblicate sul libro fino a quando non andrà in stampa, facendo un bonifico sull’IBAN della Parrocchia: IT40E0503401740000000060330 Causale: Per organo Barona. Per ulteriori informazioni rivolgersi al Cell: 351 273 9883 o scrivere a: progetto.organo@baronacom.it

Don Giampiero e i restauratori della Bottega Organaria Soncino, Cremonesi Ugo e D’Arpino Claudio

BOTTEGA ORGANARIA SONCINO
Nel 1997, dopo parecchi anni di lavoro e studio motivati da una forte passione per l’organo a canne, Ugo Cremonesi e Claudio D’Arpino fondano la Bottega Organaria di Soncino, in provincia di Cremona. L’atelier opera soprattutto nel campo del restauro di strumenti storici, che richiedono una precisa ricerca sui costruttori originari, rispettando sempre le esigenze dettate dalle Soprintendenze. Ogni restauro è unico e certificato in ogni sua fase. Negli ultimi anni è cresciuta la collaborazione con le Curie Lombarde e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia. Gli strumenti della Bottega Organaria vengono regolarmente inseriti nelle più importanti rassegne organistiche, con il contributo di famosi musicisti. Alcuni dei restauri più significativi hanno dato origine a pubblicazioni di carattere scientifico. Il suono degli strumenti restaurati dalla Bottega è stato registrato in CD da importanti maestri organisti.
Cremonesi Ugo, di Soncino (Cr) ha frequentato con successo il corso inferiore di pianoforte, storia della musica e armonia presso i Conservatori di Brescia e di Trento. Nella città di Soncino ha avuto un passato come musicista e insegnante di pianoforte, attività abbandonata per l’impegno lavorativo che lo richiedeva spesso in giro per l’Italia. Dal 1990 al 1997 ho lavorato in una storica azienda specializzata nel restauro e costruzione di organi a canne, con la mansione di tecnico per il restauro delle canne e di accordatore, studiando la storia dell’organo e maturando la conoscenza delle varie parti dello strumento e delle tecniche di lavorazione.
D’Arpino Claudio, di Chieve (Cr), ha lavorato per una storica ditta specializzata nel restauro di organi per un periodo di sedici anni con l’incarico di specialista delle meccaniche, della manticeria e del restauro in generale; maturando in questo periodo un’ottima esperienza nel restauro di strumenti di vario tipo e di epoche diverse.

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