Nella parrocchia di Maria Madre della Chiesa è prossima l’inaugurazione di uno spazio per il reinserimento nella società di detenuti in permesso
Un’opportunità d’incontro tra il mondo del carcere e le persone esterne: così si definisce La Tenda di Mamre, progetto già in corso nella Comunità Pastorale Visitazione della Beata Vergine Maria, a Gratosoglio. Presentato il 24 ottobre nell’oratorio della parrocchia di Maria Madre della Chiesa, è nato dalla riflessione dei membri della Cappellania dell’Istituto Penitenziario di Opera, ovvero i sacerdoti cappellani, i due diaconi permanenti e i volontari. Il loro compito in carcere è, oltre a quello di curare le celebrazioni, quello di ascoltare le persone detenute e di sostenerle nei loro bisogni, per quanto possibile.
«Di per sé il carcere è un posto chiuso, o meglio dove uno è chiuso dentro», ha esordito don Francesco Palumbo, uno dei cappellani, residente a Maria Madre della Chiesa. Ci sono però rare occasioni che permettono alle persone detenute di riaffacciarsi all’esterno: tra queste, le uscite concesse, per alcune ore o al massimo due giorni, dal Magistrato di Sorveglianza. La Tenda di Mamre, che prende il nome da un episodio del libro biblico della Genesi che vede l’incontro di Abramo e Sara con tre personaggi inviati da Dio, si presta quindi a essere un punto di riferimento tra queste persone e quante vorranno confrontarsi con loro.
Renato Mauri, con la moglie Cristina Ragonesi, uno dei volontari carcerari che coordinano il progetto, ha fatto presente che le persone “ristrette”, com’è più corretto denominarle, hanno sicuramente compiuto degli errori e sono state snaturate nel loro modo di pensare anche dalla carcerazione: «Il progetto della Tenda è finalizzato a farle rientrare in società dalla parte giusta».
Il luogo preciso è stato identificato in via Michele Saponaro 28/A, dove risiedeva la comunità delle Suore di Maria Bambina, chiusa nello scorso luglio. Al momento comprende cinque stanze, di cui tre attrezzate con letto doppio, una con uno singolo e una nella quale si trasferirà a breve don Palumbo. Tutti i lavori di ristrutturazione sono stati sostenuti economicamente grazie al contributo di Caritas Ambrosiana: il presidente Luciano Gualzetti ancora una volta ha accompagnato la parrocchia in questo nuovo progetto.
I detenuti in permesso saranno accompagnati a riprendere una vita normale, compiendo i gesti a cui non sono più abituati, come viaggiare sui mezzi pubblici. Allo stesso tempo, saranno disposti a incontrare quanti passeranno per la Tenda, con la speranza di sentirsi accolti e compresi.
I partecipanti alla riunione di presentazione hanno tuttavia fatto presente che, nel territorio della parrocchia, alcuni hanno già manifestato perplessità. Don Palumbo e i collaboratori, invece, sono del parere opposto: «La scommessa che facciamo è che queste persone possano essere non un peso, ma una risorsa», ha replicato il cappellano.
Per quanti volessero sapere di più sul progetto o volessero offrire il proprio contributo, è attivo l’indirizzo di posta elettronica latendadimamre@tim.it. Il sito Chiesa Gratosoglio (www.chiesagratosoglio.org), recentemente rinnovato con l’avvio della Comunità Pastorale, informerà tempestivamente sull’inaugurazione degli spazi.
Testo Emilia Flocchini