Extralishow, la Romagna incontra il Punk al Teatro Menotti

«La balera per me è libertà, il punk è la moltiplicazione di quella libertà». Da un’idea di Elisabetta Sgarbi (e del suo alter ego un po’ folle Betty Wrong), una delle personalità più indefinibili e eclettiche del panorama culturale, editrice (al timone de La Nave di Teseo), produttrice musicale e talent scout, è approdato al Teatro Menotti (26 settembre – 1 ottobre) lo spettacolo rivelazione “Extralishow – una storia punk ai confini della balera” con il cantautore Mirco Mariani e i suoi Extraliscio, Davide Toffolo, frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti e noto fumettista, Leo Mantovani, attore e sceneggiatore. Con la partecipazione straordinaria dell’attore e Antonio Rezza.

Lo spettacolo è un’esplosione di suoni, ironia, gioia e libertà. Survoltato, sghembo, anarchico. Ballabilissimo. Un helzapoppin’ scatenato che unisce musica, parole, immagini, disegni dal vivo. Fra rimandi colti, improvvisazioni e acrobazie linguistiche. Con una trama semplice o, viceversa, troppo ricca di riferimenti, ma anche con molti sprazzi di improvvisazione. Generi musicali che inciampano uno sull’altro, per poi prendere una strada del tutto originale. Sotto forma di gioco divertito e crudele, una sfida allo spettatore, che dovrà trovarsi da sé fili, ragioni, interpretazioni. O, semplicemente, lasciarsi andare. E vedere l’effetto che fa.

All’arrivo in scena di Mirco Mariani, cantautore e polistrumentista, sperimentatore geniale, accompagnato dalla sua band Extraliscio, già nei primi dieci minuti s’intuisce che oltre il liscio e la balera, scorre sottotraccia amore per la musica, per il fare musica e per fare ballare, la nostalgia e la gioia profonda di stare insieme.

Mirco Mariani, geniale leader degli Extraliscio con un impeccabile giacca da domatore di circo che si alterna tra chitarre scordate e imprevedibili combinazioni sui tasti del pianoforte e trasforma le sonorità popolari in ricerca d’avanguardia, assembla un repertorio musicale che va da Casadei a Marina, resa famosa da Rocco Granata (composta nel 1959, 100 milioni di copie vendute nel globo) a Bianca Luce Nera (Il brano presentato al Festival di Sanremo 2021) passando per la musica klezmer, il rock, il punk, il techno liscio.

A spiegare in modo del tutto surreale la storia del liscio e di Raoul Casadei l’attore e scrittore Leo Mantovani, mentre Il noto fumettista Davide Toffolo disegna dal vivo figure proiettate su un grande schermo e canta in un camicione con pantalone abbinato in un coloratissimo stampato e la maschera del Jocker Jack Nickolson sul viso.

“Alle corde vocali” c’è Mauro Ferrara, cantante di punta dell’Orchestra Casadei, detto l ‘Alain Delon della Romagna, ancora con i capelli nerissimi (appena ne vede uno bianco lo colora). E poi irrompe la folle, dissacrante genialità di Antonio Rezza, attore, performer, regista, scrittore eretico amatissimo da una folta tribù di fan, con il suo surrealismo cinico e irriverente, che la sera della prima il 26 settembre ha debuttato come cantante con i suoi brani inediti.

Si arriva così, con un ritmo incalzante e coinvolgente, ai titoli di coda, ovvero al brano trascinante Voglio vederti danzare ancora di Franco Battiato, seguito da Nino, Rina e Betty Wrong scritta da Mirco Mariani e all’invito finale rivolto al pubblico di ballare. Pochissimi si sono astenuti.

È salita sul palco anche la Sgarbi, l’autorevole lady dell’editoria dall’anima rockettara, si scatena in uno liscio con l’Alain Delon della Romagna. Grande successo.

Ma loro, giurano, non si sono montati la testa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *