Polizia di Stato e Polizia locale arrestano allo Stadera due giovani egiziani per fabbricazione e porto in luogo pubblico di armi da guerra in concorso

I fermati parte di un gruppo dedito allo spaccio, in guerra con una banda di marocchini. La Digos indaga per sospetti legami con il mondo anarchico

I giardinetti di via Montegani, al quartiere Stadera.

Dopo una brillante e relativamente breve indagine la Polizia di Stato e la Polizia locale, coordinate dalla Procura della Repubblica, hanno arrestato allo Stadera due giovani egiziani, 19 e 21 anni, per fabbricazione e porto in luogo pubblico di armi da guerra in concorso.

Le indagini, iniziate 6 mesi fa, dopo il lancio di due molotov il 30 gennaio scorso contro le auto della Polizia locale del comando di via Tibaldi, avevano individuato un centro di fabbricazione di molotov che la sera stessa dell’attentato, aveva costruito e poi disseminato nel parchetto di via Montegani, una decina di bottiglie incendiarie, compatibili con quelle lanciate contro la Polizia Locale. L’attentato era stato rivendicato su un sito di area anarchica, nell’ambito delle azione condotte in solidarietà con Alfredo Cospito.

I successivi approfondimenti investigativi hanno condotto a identificare tutti i componenti del gruppo di giovani nordafricani che avevano costruito le molotov e e appurare che le bombe incendiarie erano state realizzate per essere utulizzate nell’ambito di una guerra con una banda rivale di marocchini, per il controllo della piazza di spaccio allo Stadera.

Guerra che negli ultimi mesi aveva provocato una situazione di grave allarme, per le risse, gli spari in aria e le persone armate di machete e di altri corpi contundenti in giro per il quartiere, in particolare sulla via Montegani.

Fondamentali per l’identificazione dei responsabili, oltre gli smartphone sequestrati ai responsabili, i video fatti dai residenti e consegnati alle Forze dell’ordine nelle settimane scorse, negli incontri organizzati dal Municipio 5, che riprendevano le risse e lo spaccio durante le ore notturne.

Rimangono da identificare gli autori del lancio di molotov contro le auto della Polzia locale del 30 gennaio scorso e gli eventuali legami degli attentatori con i gruppi anarchici in sostegno di Alfredo Cospito.

«Permettetemi di esprimere il mio più sentito ringraziamento a tutte le Forze dell’ordine, per l’impegno costantemente assicurato a beneficio della sicurezza dei cittadini – ha affermato il presidente del Municipio 5 Natale Carapellese, commentando l’operazione delle forze dell’ordine – . Le notizie, derivanti dall’esito delle indagini della Digos, non sono certo piacevoli, ma rappresentano a mio avviso, un segno importante di attenzione e presenza su fatti che ci riguardano da vicino e dimostrano come la lotta alla criminalità organizzata resta l’elemento determinante, per la sicurezza nei nostri quartieri!».


IL COMUNICATO DELLA POLIZIA DI STATO

2 Responses

  1. Caro Stefano, sono stato attirato dal titolo che conteneva l’espressione “armi da guerra”. Di questi tempi non la collegavo a una guerra tra bande del quartiere ma come minimo al terrorismo internazionale.
    In parte sono sollevato, in parte mi sento depistato dal titolo. Lo segnalo perché credo, come sono sicuro anche te, che un giornalismo attento alle espressioni usate nei titoli, faccia bene a tutti.

    1. Grazie Xavier,
      ho usato il termine indicato dal magistrato (avevano molotov e una pistola, almeno) ma ti ringrazio, perché hai in parte ragione e avrei dovuto come minimo virgolettarlo.
      ciao

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