No panic: come studiare per la maturità

Studentessa alla scrivania

I consigli dell’esperto di apprendimento Massimo De Donno per ottimizzare la preparazione delle ultime settimane prima del fatidico giorno e affrontare la Commissione nel migliore dei modi, presentando il meglio sé

Studentessa alla scrivania

La maturità si avvicina, portando con sé la celebre Notte prima degli esami: un mix di emozioni che coinvolge circa 500mila studenti. La vigilia è un rito ricco di tensione, preghiere e gesti scaramantici; sorprende come quasi tre maturandi su dieci ammettano di avere un escamotage per ingraziarsi la sorte. Così, mentre il conto alla rovescia per la prima prova si fa serrato, è cruciale non sottovalutare l’impatto dell’ansia da esame, o examophobia (che colpisce il 16-20% degli studenti, secondo l’American Test Anxieties Association): una delle principali cause di rendimento scolastico inferiore. Per affrontare questa sfida, il SUD Milano ha incontrato Massimo De Donno, esperto di apprendimento strategico e presidente di GenioNet, che ci ha offerto preziosi consigli.

La gestione dell’ansia

Per De Donno, gestire l’ansia da esame si può: «C’è solo un modo valido per farlo, ed è imparare a studiare meglio». Atteggiamento e motivazione sono fondamentali. La maturità, infatti, è il momento per «dimostrare di essere diventato più maturo e padrone delle proprie abilità e competenze e quindi anche più fiducioso in sé stesso». È cruciale una concentrazione strategica, affrontando lo studio come una sfida personale: «Adesso studierò per 25 minuti con la massima concentrazione e il mio obiettivo è completare questo argomento +1». Ovvero vincere la sfida e fare un passo in più oltre il limite fissato. Questo “+1” migliora la motivazione. Le pause periodiche sono poi essenziali per consolidare e rigenerare il cervello. È consigliato anche produrre mappe concettuali per argomenti, evidenziando graficamente i collegamenti logici tra i vari passaggi e facendo associazioni anche con altre materie.

Decalogo per uno studio da 10 e lode

Studi di John Dunlosky e della Association for Psychological Science mostrano che la semplice lettura e ripetizione è il metodo meno efficace a lungo termine, rendendo passivo, noioso e frustrante lo studio e portando a dimenticare velocemente. La prova orale è una vera e propria performance che richiede di saper esporre, non solo sapere. Per questo, il dottor De Donno consiglia: «Ogni volta che studi, comportati come se subito dopo dovessi spiegare ciò che hai appena appreso a qualcuno: questo attiverà un livello di concentrazione molto più alto e ti aiuterà a comprendere i concetti e fissare meglio le informazioni».

Alimentazione e sonno fondamantali

Nel libro Superbrain, De Donno e Gigliola Braga suggeriscono di nutrire il cervello evitando zuccheri semplici e privilegiando proteine, Omega 3, frutta secca, uova e cereali integrali. Durante le pause, uno “snack motorio” (saltelli, corsette, camminate) ossigena il cervello, attivando i neurotrasmettitori e migliorando concentrazione e memoria. Fondamentale anche il sonno: 7-8 ore garantiscono una buona resa, consolidando le informazioni. Infine, esercizi di respirazione o meditazione per 5 minuti, due volte al giorno, possono aiutare a ritrovare lucidità e calma, lasciando da parte paure e pensieri.


La tabella di marcia

L’esame di Stato prende il via mercoledì 18 giugno con la prova di italiano, della durata di 6 ore. I candidati potranno scegliere tra l’analisi di un testo poetico o di prosa, oppure affrontare un testo argomentativo (con tre opzioni, inclusa una di ambito storico), o ancora un tema di attualità (due tracce). Seguirà, giovedì 19, la prova d’indirizzo, le cui materie e durata (generalmente 4-6 ore) saranno definite dal Ministero. I colloqui orali, di circa 60 minuti, inizieranno entro una settimana dal termine delle prove scritte.

Intelligenza Artificiale: un’alleata nello studio

L’Intelligenza Artificiale si configura come un potente alleato per ottimizzare l’apprendimento e conseguire risultati significativi. Questa tecnologia possiede la capacità di semplificare concetti complessi e di attivare le conoscenze pregresse, preparando efficacemente all’introduzione di nuovi argomenti. Mediante la sua applicazione, è possibile costruire glossari personalizzati contenenti i termini fondamentali di ogni materia, simulare esami orali con domande generate su misura e allenarsi con test e quiz che rinforzano il ricordo e migliorano l’autovalutazione.

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