TEATRO RINGHIERA.TITOLO PROVVISORIO? Lo rimarrà solamente fino all’apertura della nuova stagione teatrale 2026/27. Grazie alla caparbietà dei cittadini che hanno richiesto di unire le forze tra politici e tecnici del Comune, Municipio 5, cittadini e associazioni di zona.

La presenza dell’assessore ai Lavori pubblici Marco Granelli non era scontata alla Festa della Repubblica sul piazzale Fabio Chiesa nel giorno simbolico del 2 giugno, pieno di eventi istituzionali. Lo spiega Nadia Fulco, responsabile dei progetti sociali Atir Teatro Ringhiera, nel ringraziare di cuore l’assessore “alla cura del territorio” che ha accettato di essere presente all’iniziativa del 15° anniversario della Festa della Repubblica di Fabio, promossa dal Municipio 5, per un momento di confronto e soprattutto per dare informazioni di fronte a una piazza gremita. «Perché, spiega Nadia, c’è molto bisogno di un dialogo con le istituzioni, di sentirle, di vederle, di un corpo a corpo con le istituzioni».
Una festa sempre molto partecipata e sentita dai cittadini, giovani e anziani, ma anche arrabbiati e profondamente delusi dalle istituzioni, troppo lontane. È da anni che si ritrovano ad assistere a spettacoli e feste su una Piana desolatamente abbandonata a sé stessa, priva di ripari da sole e pioggia, con uno scenario fatto di muri spogli e scrostati di un teatro inesorabilmente chiuso da troppo tempo, circondato da una logora recinzione rossa simbolo di un cantiere avviato e sospeso dopo appena due mesi.

Chiarimenti sui lavori sospesi
I lavori erano stati finalmente avviati dal Comune a ottobre 2024, dopo 8 anni di drastica chiusura del teatro – fino al 2017 gestito esemplarmente e con passione dalla compagnia teatrale Atir –, in quanto abbisognava di una indifferibile riqualificazione insieme al piazzale antistante. Tralasciando i motivi per cui si sono persi così tanti anni, i lavori appena avviati sono stati purtroppo interrotti dagli operai ai primi di febbraio in quanto in attesa di paghe mai arrivate dall’impresa appaltatrice.
Dicevamo, della disponibilità dell’assessore Granelli a rispondere, di fronte a una piazza in attesa di spiegazioni, con semplicità e chiarezza alle richieste di chiarimenti dei cittadini raccolte ed esposte da Nadia, riguardo all’inatteso blocco dei lavori. «La sospensione dei lavori dello scorso febbraio, ha spiegato, è dovuta a una truffa subita dal Comune da parte di un ente certificatore che rilasciava certificazioni false per avere soldi pubblici e truffare lo Stato, i Comuni e anche i lavoratori». Quindi, dopo averlo denunciato, «abbiamo dovuto chiudere il progetto, riaggiornarlo ai lavori effettuati e riaprirlo per proporlo a chi aveva partecipato nella gara iniziale ma era risultato in ordine inferiore. Poiché il secondo soggetto non aveva i requisiti, siamo scattati al terzo che si è già dichiarato disponibile. Ora stiamo compiendo gli atti formali (per verificare i requisiti, ndr) per l’affidamento all’impresa per una ripartenza in autunno».
Ripresa dei lavori: le date
Alla sollecitazione di Fulco di indicare dei tempi precisi entro cui il teatro potrà tornare “a vivere la piazza”, Granelli ha ipotizzato 60 giorni circa per l’affidamento dei lavori (quindi entro luglio), ripartenza del cantiere ai primi di settembre, durata delle opere circa 14-15 mesi. Non solo, ha aggiunto l’assessore, è pronto anche «il progetto esecutivo per affidare i lavori della piazza entro l’estate e procedere così in parallelo con quelli del teatro». Difatti, «l’unico modo per poter fare l’affidamento al gestore (del teatro, ndr) e riuscire a far funzionare e far vivere questo luogo», è quello di dare «una risposta complessiva» alla soluzione dei lavori.

Richiesta commissione integrata entro giugno
Dopo aver perso mesi di lavori, ci si è chiesti come riuscire ad affidare il teatro a un gestore in tempo per garantire l’apertura della stagione teatrale 2026/27. Da qui la richiesta, posta all’assessore da Nadia – in quanto responsabile dei progetti sociali di Atir e interessata quindi a partecipare al futuro bando per la gestione del Teatro Ringhiera –, di far partire una commissione congiunta tra lavori pubblici, cultura, municipio e cittadini già entro giugno per moltiplicare le forze e affiancare il proseguo dei lavori fino alla loro conclusione. «Sì, è possibile anche con la presenza dei tecnici» ha risposto Granelli, promettendo «il nostro impegno politico di far vivere questo luogo così importante per il quartiere».
Bando per la gestione del teatro
Per rientrare nei tempi al fine di inaugurare il teatro, come in programma, con l’apertura della stagione 2026/27, il presidente del Municipio 5 Natale Carapellese ha anticipato che «chiederà comunque l’emissione del bando per l’assegnazione di questo spazio a un gestore senza aspettare l’anno venturo, ma già ora, per far sì che i lavori vengano conclusi e il teatro restituito al territorio, ai cittadini e alla comunità che gli aveva dato vita tanti anni fa». Aggiungendo che «l’impegno che mi sento di prendere, che non è solo una speranza, è il fatto che questo luogo rimanga e venga valorizzato sempre più». Perché «in tutti i modi vogliamo tenere in piedi un teatro di comunità, un teatro di strada, che con le sue iniziative diffuse ha comunque portato valori nel quartiere». E perché «della cultura c’è bisogno come del pane»


Il palcoscenico e la sala del teatro demolite nel dicembre 2024, in attesa che il Comune affidi l’appalto a una nuova impresa “sicura”.

Per approfondire
Progetti per la Piana Fabio Chiesa e lavori a settembre per il Ringhiera
Teatro Ringhiera lavori fermi da inizio mese, spariti operai e impresa – Aggiornamento
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