Valtellina, Valsassina, qualche scorcio del Lario, infine la discesa nel verde della Brianza: anche quest’anno la tappa 18 del Giro d’Italia in Lombarda (tutti i particolari al sito giroditalia.it) offre spunti per diverse escursioni alla scoperta di angoli più o meno conosciuti.

Giovedì 29 maggio, i 144 chilometri (con 1800 metri di dislivello) del percorso porteranno i corridori da Morbegno, in provincia di Sondrio, a Cesano Maderno (Monza e Brianza), dove il Comune ha formato squadre di volontari che daranno una mano agli organizzatori. Da Bellano, in riva al lago, i ciclisti saliranno in Valsassina per toccare Cortenova e Primaluna, piccoli paesi di mezza montagna al cospetto della Grigna e al centro di una bella rete di percorsi più o meno articolati, per chi cammina e per chi pedala, con i rifugi Riva, Grassi e Tavecchia come mete possibili.
Nel cuore della Brianza
Attraverso Lecco, Pescate e Galbiate, il Giro arriva poi nel cuore verde della Brianza, a Ravellino, una delle tre frazioni (Nava e Cagliano sono le altre) che circa un secolo fa ha formato Colle Brianza. A un’oretta da Milano, siamo in un’altra zona di sentieri tranquilli e panorami rilassanti, non lontano dai laghi di Annone e Pusiano. Classiche la passeggiata all’Eremo di San Genesio e la visita all’antico lavatoio. E qui c’è anche il ricordo di Giuseppe Ripamonti (che nacque a Colle Brianza nel 1577), autore (nel 1640) del De peste Mediolani, dal quale per i suoi Promessi Sposi Alessandro Manzoni trasse fondamentali informazioni. Grazie a questo, forse, allo storico Ripamonti è intitolata la via più lunga (fonte Wikipedia) di Milano.

