Tecnologia – Due ex studenti della Bocconi trasformano un’idea in una startup, che punta a rivoluzionare la solidarietà urbana: la app Tap to Donate consente donazioni velocissime, anche dei “resti” degli acquisti.


Passeggiava lungo i Navigli, nel cuore di Milano sud, quando lo ha visto. «Un senzatetto, seduto sul marciapiede. Mi ha guardato, e io avrei voluto aiutarlo, davvero. Ma in tasca non avevo neanche una moneta. E lì mi si è accesa una lampadina».
È così che nasce una delle idee più originali dell’ultimo periodo, raccontata da uno dei suoi fondatori, Alessio Mazzalupi, oggi poco più che ventenne. L’idea di Cents – è il nome della startup – è semplice: permettere alle persone di donare denaro anche senza contanti, digitalizzando il gesto del dono. «Serviva una soluzione diversa. Qualcosa che fosse naturale per chi, come noi, vive tutto con lo smartphone in mano».
La tecnologia, realizzata da due giovani imprenditori, nasce per supportare le organizzazioni no profit nella raccolta fondi. Oggi la piattaforma sostiene circa 180 progetti a impatto sociale e ambientale, collaborando con oltre 60 enti del terzo settore, tra cui Save the Children, Oxfam e World Food Program. Nel 2023, Cents ha ricevuto un finanziamento di 1,15 milioni di euro, con il sostegno – tra gli altri – di Cassa Depositi e Prestiti.
Una storia che inizia tra i banchi di scuola e arriva fino all’università.
«Io e Riccardo Valobra ci conosciamo dai tempi del liceo, a Perugia – racconta –. Poi ci siamo ritrovati a Milano, entrambi alla Bocconi. Frequentavamo corsi diversi, ma ci sentivamo spesso. E una volta al mese, come un piccolo rituale, ci trovavamo a passeggiare per le strade di Corvetto scambiando idee su possibili startup». Quello che rende questa storia ancora più concreta è il contesto da cui nasce. Nessuno dei due viene da una famiglia di imprenditori. Non avevano capitali alle spalle, né una struttura pronta ad accoglierli. Solo curiosità, amicizia e la voglia di costruire qualcosa che fosse tutta loro. «Per questo – ribadisce Alessio – forse, ci siamo fidati dell’idea e l’abbiamo inseguita senza troppe esitazioni».
Tap to Donate: una piattaforma digitale che consente donazioni velocissime, anche dei “resti” degli acquisti.
L’idea prende forma: una piattaforma digitale per raccogliere fondi destinati a persone in difficoltà, con un sistema semplice, automatico. «Abbiamo anche pensato a un meccanismo di arrotondamento delle spese: fai una spesa da 9,70 euro e i 30 centesimi vanno in beneficenza». Il progetto cresce tra i corridoi dell’università e l’impegno civico. «Ero presidente della Bocconi Fintech Society – racconta Alessio – e cercavo proprio di capire come la tecnologia potesse avere un impatto concreto. Non sulle banche, ma sulle persone».
La app Tap to Donate
Oggi la startup guarda avanti, rafforzando i legami con il territorio, anche attraverso collaborazioni con realtà locali come la Rete Corvetto, impegnata da anni sul fronte dell’inclusione e del sostegno alle fragilità.
Da un gesto mancato è nata un’idea. E da un’idea, un’impresa. Senza capitali, senza scorciatoie, ma con un’intuizione, due amici e un pezzo di Milano sud nel cuore.


Tap to Donate è l’app che permette al Terzo settore di accettare donazioni, sia uniche, che periodiche, tramite carta di credito/debito o digital wallet dei donatori, direttamente dallo smartphone. Per poter attivare l’app gli enti devono inviare una richiesta tramite il sito: www.centsdonations.com cliccando su “prova ora” e compilando il form di richiesta informazioni. Per i donatori è possibile scaricare l’app Tap to Donate direttamente sul proprio smartphone dagli store dei sistemi Android e iOS
di Alberto Sanna