Con l’arrivo del caldo ogni anno – per sbadataggine, distrazione o mancanza di conoscenza dei rischi reali – qualche quattrozampe rimane chiuso in macchina e, anche a finestrini parzialmente aperti, rischia di morire o muore per l’eccessivo calore
Di Edgar Meyer *

Errore grave: mai lasciare cane o gatto chiusi in macchina da soli! Cani e gatti sono animali omeotermi: hanno una temperatura corporea che è stabile, indipendentemente dalla temperatura dell’ambiente nel quale si trovano. Se vengono tenuti in un ambiente caldo e la temperatura corporea aumenta, i meccanismi di termoregolazione cercheranno di dissipare calore corporeo riportando la temperatura dell’animale nella media della propria specie. Ma questi meccanismi funzionano solo entro certi limiti.
E funzionano in assenza di fattori che possono predisporre a un inadeguato controllo della dispersione di calore. Tra questi fattori ci sono una eccessiva temperatura dell’ambiente dove è tenuto l’animale, una elevata umidità ambientale, una scarsa ventilazione. Altri fattori che favoriscono il colpo di calore sono il soprappeso dell’animale o l’obesità, il mantello molto folto, la diminuita tolleranza al calore nella giovane età o nell’età avanzata, la mancanza di acqua a disposizione, la struttura delle prime vie aeree. Per quest’ultimo motivo bulldog, boxer, carlini, gatti persiani (insomma quegli animali domestici con la caratteristica di “naso schiacciato”) sono più a rischio di altri.
Attenzione, allora: se un cane (o un gatto) è chiuso in macchina sotto il sole questi fattori, da soli oppure associati tra di loro, possono far innalzare la temperatura corporea più velocemente di quanto l’organismo riesca ad abbassarla dissipando calore (risultato: la temperatura rapidamente sale tra i 41° e i 44°, quando normalmente dovrebbe stare intorno ai 38,5°).

Quali sono i sintomi clinici nei cani con colpo di calore? Inizialmente l’animale ansima velocemente come risposta compensatoria all’aumento della temperatura ambientale (ansimando cerca di dissipare calore corporeo per abbassare la propria temperatura), la frequenza cardiaca aumenta notevolmente, le mucose orali diventano di colore rosso vivo e, se non si riesce a intraprendere adeguate misure per contrastare l’ipertermia, si rischia che l’animale cada in uno stato stuporoso.
In questi casi il primo obiettivo è quello di abbassare la temperatura corporea dell’animale. Come? Bagnandolo con acqua fresca oppure avvolgendolo in asciugamani imbevuti di acqua fredda. Poi ponendolo in un ambiente ben aerato. Non va messo però in una vasca con acqua molto fredda o ghiacciata perché la vasocostrizione periferica non permetterà una buona dissipazione del calore. Infine: portare il paziente presso il più vicino ambulatorio veterinario, dove si continueranno adeguate e specifiche terapie.
Per evitare tutto ciò, basta non lasciare il pet da solo in macchina o non fargli fare eccessivi sforzi fisici sotto il sole. Ricordiamolo, ora che il caldo è arrivato…
* Presidente di Gaia Animali & Ambiente OdV, è consulente di enti pubblici e autore di pubblicazioni, libri e saggi
